A qualche giorno dall’uscita nelle sale italiane (dal 30 settembre) dell’ultimo film di David Cronenberg, “A dangerous method”, l’attrice Keira Knightley si confessa alla rivista “The Hollywood Reporter” e all’italiana “A” e racconta come ha affrontato alcune scene particolarmente crude della pellicola. Nel film l’attrice di “Pirati dei Caraibi” interpreta Sabina, una giovane e tormentata paziente dello psichiatra Carl Jung (Michael Fassbender).
“Pensavo di non riuscire a interpretare il mio ruolo”
“Quando ho letto la sceneggiatura ho pensato che fosse davvero affascinante e avevo molta voglia di lavorare con David Cronenberg, ma ho anche visto che c’erano almeno due scene molto crude, e ho subito pensato che io non fossi in grado di interpretarle” ha spiegato l’attrice.
Si tratta di un nudo e della sequenza di uno schiaffo ricevuto. “All’inizio avevo rifiutato: non me la sentivo di affrontare il nudo”, prosegue la confezione di Keira. Ma dopo essersi documentata sulla vita intensa della protagonista e aver parlato con Cronenberg, Keira ha accettato di girare le scene previste dal copione: “A quel punto mi sono ‘buttata’. Nelle settimane in cui sono stata Sabina la mia sessualità coincideva con la sua”.
Due bicchieri di vodka per superare la paura
Parlando invece di un altro tema scottante del film, la masturbazione, l’attrice racconta: “Le donne all’epoca in cui si ambienta il film si masturbavano molto, perché non potevano vivere altrimenti il proprio desiderio erotico. E io ripeto anche quei gesti, così ‘particolari’”. La Knightley ha poi spiegato il trucco per superare la timidezza nelle scene forti: “Ho dovuto prendere un paio di bicchierini di vodka in anticipo, e poi alla fine mi sono bevuta due bicchieri di champagne per festeggiare il fatto di non dover girare di nuovo un ciak così impegnativo”.