Soulèvements, l’arte poetica della rivolta
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Soulèvements, l’arte poetica della rivolta

A Parigi, una mostra davvero intensa, allestita dal filosofo e storico dell’arte Georges Didi-Hubeerman, racconta attraverso l'arte i movimenti popolari nel corso dei secoli.

Un'immagine di Soulèvements
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2 Dicembre 2016 - 10.49


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Esiste una poetica della rivolta? Beh sicuramente sì. E “Soulèvements, Jeu de paume, Parigi, fino al 15 gennaio 2017, ne racconta i tratti estetici ed etici. Lascia la parola all’arte che storicizza e rende immortale il gesto. La mostra è stata allestita dal filosofo e storico dell’arte Georges Didi-Hubeerman che ha lòavorato sui movimenti popolari nel corso dei secoli.
Didi-Huberman ha diviso in capitoli il gesto popolare che trasforma “l’immobilità in movimento, la depressione in energia, la sottomissione in rivolta, la rinuncia in gioia espansiva”. Da questo lavoro di ricerca emerge la lezione della storia e dell’arte, che passa dall’erudizione di grandi personalità come Henri Michaux, Man Ray e Marcel Duchamp, alle caricature popolari della rivista Le Charivari fino ai Capricci di Goya e i suoi sinistri Disastri della guerra.
Tanti i personaggi immortalati nel gesto, come il ragazzo messicano ucciso nella famosa fotografia di Manuel Álvarez Bravo del 1934. Oppure come i comunardi sulle barricate di Parigi, e anche come il municipio sventrato e le altre rovine romantiche fotografate da Charles Marville nel 1871. Ci sono poi i contadini affamati nelle incisioni dell’espressionista Käthe Kollwitz. La storia della società si svolge sotto i nostri occhi nei video struggenti di Kentridge o nella videoinstallazione di Lorna Simpson. Una riflessione necessaria.

 

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( Maria Kourkouta, Remontages, 2016, production Jeu de Paume)

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