Piero Angela, giornalista e conduttore, è intervenuto a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1 per dire la sua sul Coronavirus e su come sta affrontando la quarantena: “Alle persone anziane, ma non solo, direi di approfittare di questo periodo per scrivere la storia della loro vita, di creare questo documento prezioso che poi resterà per sempre nella loro famiglia.” consiglia Angela, che continua “Io sarei felice di avere oggi un diario o un racconto dei miei nonni o bisnonni: le radici sono sempre importanti”.
“Sto rileggendo i miei libri perché dovrebbero uscire in una collana dopo l’estate, e dunque devo aggiornarli e farne una prefazione. E poi, avendo tempo libero, ho ripreso a suonare il pianoforte”.
Piero Angela dice la sua anche su come gli italiani stanno affrontando la quarantena dovuta al Coronavirus e, in particolare, su coloro che proprio non riescono a rimanere in casa. “Perché? Perché sono indisciplinati per natura, la trasgressione è quasi un piacere – tuona il noto divulgatore scientifico, per poi aggiungere – Poi certamente tutti hanno le loro piccole e grandi esigenze”.
Ad alleviare la sua solitudine c’è il figlio Alberto Angela: “Si, lo sento, le videochiamate sono una grande risorsa, noi siamo una famiglia molto unita, abbiamo un ottimo rapporto”, ammette. E su chi dice che il Coronavirus è come una guerra, Piero Angela dichiara: “È completamente diverso. Io la guerra l’ho vissuta, quando è finita avevo 17 anni. Ho vissuto tantissimi bombardamenti sulla popolazione civile – spiega – non si mangiava, ho fatto una fame terribile, si viveva da sfollati fuori dalla città.”, conclude.
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