La terribile ondata del virus che sta colpendo l’India causa dolore a chi in quel paese vive e si sente inerme.
L’attore indiano Kabir Bedi racconta come sta vivendo la pandemia dal suo paese natale, direttamente dalla sua casa di Mumbai.
″Ogni giorno sento parlare della morte di persone che conosco, o di qualcuno della loro famiglia. È straziante. Il mio cuore sanguina quando vedo la sofferenza in tutta l’India nei notiziari e nei social media. Mi ricorda quello che l’Italia ha sofferto in quella terribile prima ondata, a partire dalla Lombardia″.
Bedi ha parlato del dolore che prova per la terribile ondata di Covid che sta colpendo la sua terra, esprimendo gratitudine al premier Mario Draghi per la solidarietà e l’impegno annunciato ieri dall’Italia nei confronti dell’India.
“Nella mia vita mi sono sempre adoperato per far conoscere l’Italia in India e l’India in Italia. Nel momento di grande sofferenza che il mio Paese sta vivendo non mi sorprende e mi riempie il cuore la mano tesa da parte della mia seconda patria, l’Italia. Ringrazio il presidente Mario Draghi per la sua decisione di sostenere l’India oggi con la fornitura di uomini e mezzi. E ringrazio tutto il popolo italiano che anche in questi momenti difficili non fa mai mancare il suo spirito di solidarietà″, ha detto l’attore.
L’attore ribadisce la forza del legame che unisce Italia e India: ″Lo vedo ogni giorno in qualità di ambasciatore di Care&Share Italia -prosegue- una Ong italiana che aiuta e supporta i bambini indiani, dalla strada alla scuola″.
“L’India sta soffrendo la peggiore crisi sanitaria della storia – racconta Bedi all’Adnkronos – Attualmente vengono registrati 1 milione di nuovi casi di Covid 19 ogni tre giorni. Sono più di 2 milioni a settimana. Nessun sistema sanitario al mondo può far fronte a quest’emergenza. Il sistema sta collassando. Ogni paese del mondo può aiutare nei modi che conosce meglio”.
Infine, l’attore invita le persone a “continuare a combattere il virus, individualmente e collettivamente″, ad indossare la mascherina e a farsi vaccinare per uscire al più presto dalla pandemia. “Io sto per fare la seconda dose. È l’unica soluzione a lungo termine. Nel frattempo, proteggiamo noi stessi e le nostre famiglie″, conclude Bedi.
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