Blake Bailey, scrittore americano biografo di Roth, ha visto ritirare dal mercato, a pochi giorni dalla pubblicazione, la sua biografia, a seguito delle accuse di stupro e molestie sessuali di cui è stato oggetto l’autore.
Lo scrittore ha fortemente contestato l’accusa: “Nego categoricamente ogni accusa di stupro, abuso o violenza. Philip Roth era un uomo troppo complicato per essere ridotto all’etichetta di misogino”.
Il ritiro del libro, che doveva essere pubblicato dalla casa editrice Norton, è avvenuto a pochi giorni di distanza dalle accuse postume di misoginia nel confronti di Roth. In un’intervista a Repubblica l’autore difende il grande scrittore statunitense e anche se stesso.
Bailey ha sottolineato come secondo lui le accuse di misoginia nei confronti di Roth siano assolutamente sbagliate.
“Philip era un uomo troppo complicato per essere ridotto a un’etichetta. Sì, era capace di trasformare delle donne in oggetti sessuali e fare anche battute volgari – pensi a Portnoy e Il teatro di Sabbath – , ma nello stesso tempo ha avuto amicizie di tutta la vita con intellettuali quali Hermione Lee, Judith Thurman e Claudia Roth Pierpont, solo per dirne alcune, e aveva fiducia delle donne negli affari: la sua prima agente era una donna. È vero che alcuni dei suoi personaggi femminili non avevano nulla di simpatico, ma vale lo stesso per quelli maschili”.
Come le accuse di misoginia, anche quelle di antisemitismo fatte allo scrittore sono infondate secondo Bailey.
″[…]Philip era d’accordo con Mark Twain: “gli ebrei sono membri della razza umana: su di loro non si può dire nulla di peggio”.
E per quello che può valere, amava essere un ebreo e stare in compagnia degli ebrei: ecco perché per tutta la sua vita adulta ha vissuto nell’Upper West Side, popolato di ebrei chiacchieroni e grandi lettori di libri”.
Bailey ha poi parlato della cancel culture, dicendo di averne una pessima opinione. “Ci viene detto che non possiamo leggere alcuni libri, ascoltare alcune musiche, vedere quadri o film perché gli autori erano moralmente imperfetti? Secondo quale discutibile autorità? E alla fine cosa ci rimarrà? La Bibbia e Norman Rockwell? Ma ricordi che anche la Bibbia tocca territori pericolosi e prima o poi arriveranno anche a Norman Rockwell” si è chiesto l’autore.
Bailey ha spiegato di essere rimasto “disgustato” quando ha scoperto che la sua biografia era stata ritirata. Anche perché “non è stato accusato di nessun crimine”. Bailey ritiene di essere stato infangato perché il momento culturale è propizio.
“Il momento culturale è favorevole, a dire il meno. Penso anche che qualcuno abbia invidiato il mio breve momento di successo per il libro su Roth. Va bene l’invidia per me in generale, ma accusare falsamente il sottoscritto di un crimine e distruggere la mia vita e quella della mia famiglia non ha nulla a che fare con la giustizia”.
E secondo lui, nella cancellazione della biografia c’entra anche un po’ Roth.
“Sì: Philip è sempre stato un parafulmine per questo tipo di polemiche e la discussione sul cancellare lui e il libro è cominciata un mese prima della pubblicazione, nel momento in cui le bozze hanno cominciato a circolare”.
Il biografo di Roth contesta le accuse di stupro: "Non era misogino"
Blake Bailey, scrittore e biografo di Roth ha parlato dopo la mancata pubblicazione del libro
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25 Maggio 2021 - 09.41
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