Gas e Russia: Report torna con un'inchiesta sulla lobby energetica che ha condizionato l'Italia
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Gas e Russia: Report torna con un'inchiesta sulla lobby energetica che ha condizionato l'Italia

Report partirà analizzando la storia della dipendenza dell'Europa dal gas russo, per poi documentare quello che succede nell'ospedale di Kharkiv, e lo scambio di artiglieria tra ucraini e russi

Gas e Russia: Report torna con un'inchiesta sulla lobby energetica che ha condizionato l'Italia
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8 Aprile 2022 - 19.17


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Report approfondisce la questione gas russo in una nuova inchietsa. Si parte con “Gas, una storia d’amore e di guerra” di Giorgio Mottola e la collaborazione di Norma Ferrara. La storia d’amore dell’Italia e dell’Europa con il gas inizia molti anni fa, quando c’era ancora l’Unione Sovietica e vennero costruiti i primi gasdotti.

È una storia d’amore che si è rinfocolata una decina di anni fa nel momento in cui, dovendo ridurre drasticamente le emissioni di Co2, le lobby del petrolio hanno iniziato a fare pressione sulla Commissione Europea per trasformare l’Europa nel continente del gas. E così la relazione è diventata così stretta e soffocante che nonostante l’esplosione della guerra in Ucraina, le forniture di gas russo all’Europa non si sono mai interrotte, ma risultano persino aumentate.

È la conseguenza di un’interdipendenza difficile da risolvere nel breve e nel medio termine: l’Europa dipende dal gas russo, ma anche Putin ha bisogno delle entrate garantite dal Vecchio Continente per finanziare il conflitto. “In queste settimane i russi non hanno mai smesso di pagarci le royalties per il passaggio del metano”, rivela in un’intervista esclusiva a Report Yuriy Vitrenko, capo di Naftogaz, la società di stato ucraina che gestisce la rete dei gasdotti sul territorio del Paese.

L’Italia e gli altri Paesi europei stanno provando a rimpiazzare la Russia con altri fornitori, tuttavia le alternative sono altrettanto rischiose da un punto di vista geopolitico e soprattutto si profilano molto più costose. Report racconterà chi ci ha davvero guadagnato con l’ascesa vertiginosa dei prezzi del gas e il ruolo avuto dalle grandi multinazionali delle commodities e dai fondi d’investimento americani. 

A seguire l’approfondimento “La memoria storica di Report: La via del gas” di Giorgio Fornoni. “Gas. Un mercato impossibile da spiegare, e un affare sotterraneo, dove la parola trasparenza non ha senso. E quindi faremo quel che si può”. Una storia sulla quale gli inviati di Report avevano provato a vederci chiaro, andando fino in Siberia già nel 2007. Tuttavia, erano emerse delle grandi anomalie. Si continua con “Corrispondenze dall’Ucraina” di Luca Bertazzoni, Carlos Dias e la collaborazione di Giulia Sabella.

Gli inviati di Report in Ucraina sono arrivati a Kharkiv, la seconda città del paese. Ad appena 40 km dal confine, le bombe dei russi non hanno risparmiato niente e nessuno. Il mercato più grande della città è stato distrutto, così come molti altri obiettivi civili. Le telecamere di Report sono entrate nell’ospedale dove vengono curati i feriti di questa guerra. I nostri inviati hanno poi raggiunto la prima linea di combattimento, raccogliendo un video esclusivo che documenta lo scambio di artiglieria tra i militari ucraini e le batterie russe.

Infine “La casa di carta?” di Lucina Paternesi Meloni. Sono più di 24 milioni gli italiani che si collegano a internet e utilizzano applicazioni on demand, quasi il 50% in più rispetto a un anno fa. Maratone televisive, film, serie tv da divorare tutte d’un fiato: l’obiettivo è non spegnere mai la televisione. L’algoritmo conosce i nostri gusti e sa sempre cosa proporci, è questo il segreto di Netflix. Oggi la piattaforma californiana sforna un successo dietro l’altro: prima di diventare il leader della resistenza contro i carri armati russi, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelens’kyj era stato consacrato proprio da una serie trasmessa da Netflix, interpretando un insegnante che si ritrova inaspettatamente a guidare la nazione. Crescono gli utenti e aumentano gli incassi, ma dove vanno a finire i soldi degli abbonati italiani?

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