Gli Uffizi costeranno di più, molto di più. E il ministro Sangiuliano è pure d'accordo

Il Consiglio d'amministrazione ha deciso all'unanimità il rincaro: si passa da 20 a 25 euro "per far fronte agli aumenti dei costi dell'energia"

Gli Uffizi costeranno di più, molto di più. E il ministro Sangiuliano è pure d'accordo
Gennaro Sangiuliano
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10 Gennaio 2023 - 14.43


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Visitare i capolavori degli uffizi costerà di più: il Consiglio d’amministrazione delle Gallerie ha deciso all’unanimità di ritoccare il prezzo del singolo ingresso individuale alla Galleria delle Statue e delle Pitture “per far fronte all’aumento dei costi nel settore energetico ed edilizio”. Dal 1 marzo il biglietto costerà il 25 per cento in più: 25 euro invece degli attuali 20. L’aumento riguarderà solo il ticket di accesso singolo per la Galleria delle Statue e delle Pitture ed esclusivamente in alta stagione (cioè dal 1 marzo a 30 novembre), biglietto acquistato per la maggior parte dai turisti stranieri.

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La decisione del cda delle Gallerie è stata approvata, come da prassi, dalla Direzione Regionale Musei della Toscana e dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura. È stato anche introdotto nell’alta stagione uno sconto mattutino, già sperimentato con successo a Palazzo Pitti: chi entra al museo tra le 8,15 e le 8,55 del mattino, paga solo 19 euro, risparmiando quindi sei euro. Fino al 28 febbraio il prezzo del biglietto per la Galleria delle Statue e delle Pitture è 12 euro. Rimangono invece invariati i prezzi d’ingresso e tutta la scontistica di bassa stagione, oltre agli abbonamenti Passepartout 5 Giorni, Passepartout annuale e Passepartout Family.

“Penso che l’aumento sia giusto, dobbiamo adeguarci agli standard europei”, ha commentato il ministro Gennaro Sangiuliano interpellato dai giornalisti in occasione dell’apertura della casa dei Vettii a Pompei, anche sulla possibilità che altri siti seguano lo stesso esempio. “Mediamente i grandi siti europei costano di più – ha aggiunto – fatta eccezione per la Gran Bretagna dove c’è una situazione particolare. Penso che l’aumento risponda anche a una questione per così dire morale: per una famiglia americana che spende 10-20 mila euro per venire in Italia, pagare venti euro un biglietto è una cosa che si può fare”.

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L’annuncio del rincaro arriva dopo un periodo di grande successo per gli Uffizi, che nelle festività natalizie hanno registrato un recordo storico, con oltre 202 mila visitatori. In una nota, il museo spiega che dal 23 dicembre all’8 gennaio sono stati venduti 147.348 biglietti per gli Uffizi, 61.557 per il giardino di Boboli, e 39.606 per Pitti. Complessivamente, si sottolinea, sono stati 202.686 i visitatori del complesso museale. Merito, si rileva, anche dovuto anche delle aperture straordinarie di lunedì 26 dicembre, domenica 1 gennaio e lunedì 2 gennaio.

Ora le Gallerie hanno annunciato la ripartenza, l’11 gennaio, degli incontro settimanali ‘Dialoghi d’arte e cultura’. Fino al 31 maggio, ogni mercoledì, l’auditorium Vasari ospiterà studiosi italiani ed esteri che parleranno di temi che spaziano dalla letteratura all’archeologia, dall’arte contemporanea all’architettura, dalla museologia alla scienza. “Un museo non è solo un luogo che raccoglie ed espone opere d’arte, ma deve essere anche, e forse soprattutto, un centro di ricerca e di diffusione del sapere accessibile a tutti – commenta il direttore degli Uffizi Eike Schmidt -.  Il ciclo di incontri Dialoghi d’arte e cultura ormai da cinque anni svolge l’importante compito di avvicinare cittadini e ospiti a temi inediti e ad approfondimenti culturali grazie alle testimonianze dirette dei protagonisti della ricerca scientifica e dei professionisti del mondo dei beni culturali”.

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