Piazza Tahrir, simbolo dell’Egitto, è stata protagonista della seconda tappa del tour iniziato il 14 febbraio presso il Museo nazionale della civiltà egiziana (Nmec) del Cairo, un evento senza precedenti dato che l’iconica istituzione museale egiziana non si era mai aperta ad un’esposizione virtuale. Il tour proseguirà e attraverserà diversi Paesi di Nordafrica e Medio Oriente, presentando una modalità virtuale di visita di alcuni edifici storici, monumenti e musei del patrimonio italiano come in Città quali Venezia, Firenze, Roma, Castel Del Monte e Benevento rendendoli disponibili anche per chi non si trova in Italia.
Finanziato dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e promosso dal Ministero della Cultura, il Museo virtuale è stato lanciato a Roma nel dicembre 2021 ed è approdato in Egitto grazie all’Ambasciata d’Italia al Cairo e al suo Istituto Italiano di Cultura. Il “Museo Virtuale” italiano combina tre diversi modelli di digitalizzazione: quella “a 360°”, l’animazione “2.D” e la “realtà virtuale interattiva 3D”.
L’impegno italiano nella digitalizzazione del patrimonio culturale, è stato ricordato durante la cerimonia di inaugurazione svoltasi ieri sera, in un’apertura serale straordinaria del museo. Prima del taglio del nastro rosso, l’Ambasciatore d’Italia, Michele Quaroni, ha annunciato la prossima digitalizzazione da parte dell’Italia di opere e stanze del Nmec: Iovino curerà la produzione di file digitali nel formato utilizzato per le stanze del Museo Virtuale italiano utilizzando le tecnologie più avanzate.
Il progetto punta a promuovere ulteriormente il patrimonio egiziano nel mondo in collaborazione con le autorità locali, creando un ponte digitale tra Italia ed Egitto: un’iniziativa pionieristica che, come è stato sottolineato all’inaugurazione, vuole aprire la strada alla digitalizzazione dell’intero settore museale egiziano.