Al via la terza edizione di Eoliè 23 – Arte Letteratura e Società
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Al via la terza edizione di Eoliè 23 – Arte Letteratura e Società

Dall'8 luglio si alterneranno spettacoli di musica, danza, esposizioni artistiche su terra e sott’acqua, letture di poesie, per concludersi con la lectio magistralis di Vittorio Sgarbi. Le parole chiave Gioia Letizia e Felicità segneranno questa edizione.

Al via la terza edizione di Eoliè 23 – Arte Letteratura e Società
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5 Luglio 2023 - 20.34 Culture


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Sta per aprirsi il sipario della terza edizione della rassegna culturale Eoliè 23 – Arte Letteratura e Società, il festival-mostra il cui palcoscenico è situato nel cuore del Mediterraneo, a Lipari, nel chiostro normanno benedettino. Per la prima volta si assiste a un palcoscenico itinerante che coinvolge altri luoghi magici dell’isola: il Teatro al Castello, i fondali marini della secca di Capistello e l’isola di Salina.

Felix Laetus & Joy, ovvero Gioia Letizia e Felicità, sono le parole che segnano questa nuova edizione di cadenza annuale. Il direttore artistico Francesco Malfitano, avvocato, appassionato d’arte e liparoto, spiega che «Quest’anno Eoliè 23 vuole esplorare il tema della letizia, felicità, gioia e continuare a dialogare su interrogativi importanti che riguardano la nostra esistenza: un tentativo per riscoprire queste parole sempre meno usate perché invasi spesso da racconti ed esperienze di dolore e sofferenza. È legittimo chiedersi come mai nel 2023, in un occidente così “civilizzato” in cui l’uomo sembra avere in mano il proprio destino, non si è mai lieti, gioiosi, felici?».

Dialoghi di Eoliè 23, con i diversi linguaggi dell’arte, tra poesia, musica e danza, proveranno a dare una risposta durante tutta la durata di questa edizione, che si svolge a partire dall’8 luglio e che si concluderà dopo un mese. Il festival, nato nel 2021, in questi anni ha offerto cultura e dibattiti di qualità a chi frequenta una meta vacanziera di prim’ordine come le Eolie. Ma il valore dell’iniziativa, che vanta l’ingresso gratuito, risiede nel fatto che senza sponsor milionari o interessi oscuri, essa sia riuscita a condividere arte e cultura in un territorio lontano dalle grandi città e difficilmente raggiungibile.

La prima sabato 8 luglio alle 19.45, tra le colonne e i capitelli del Chiostro normanno benedettino dell’Acropoli, ricostruiti intorno all’anno mille dopo l’invasione dei Turchi. Si assisterà ad un percorso di interviste al poeta e scrittore Davide Rondoni, alla direttrice dell’Accademia Treccani Rossella Calabrese, allo psichiatra Giovanni Stanghellini e alla ricercatrice di grani antichi Pietrina Mandarano.

Non mancheranno momenti musicali con la violoncellista Elisabetta Palmieri e l’artista Martina Catania. Anche i pittori e gli scultori protagonisti della mostra allestita nel Chiostro, e aperta fino all’8 agosto, insieme alla curatrice Roberta Tosi, hanno raccolto la sfida della felicità rappresentata tra tele, colori e bronzi sulla terra e nell’acqua. In esposizione le opere del grande scultore del ‘900 Gino Bogoni, le visioni sorprendenti di Giorgio Ortona; i colori profondi e istintivi di Serafino Rudari.

Accanto alla mostra “terrestre”, saranno esposte le opere subacquee dell’artista Mariella Gentile che lega la sua arte all’elemento primordiale per eccellenza: l’acqua, da cui tutto nasce, si alimenta, ritorna. Per tutti gli appassionati di snorkeling, le installazioni saranno visitabili liberamente nei fondali marini della secca di Capistello.

Grande però è l’attesa per la lectio magistralisLa felicità” del Sottosegretario alla Cultura, storico e critico d’arte, Vittorio Sgarbi. Il suo intervento, fissato per il 10 luglio alle ore 19:45 al Castello di Lipari, è sicuramente una notizia in grado di suscitare l’attenzione dei cittadini e della stampa; ma se a questo si aggiunge l’ampio dibattito nato dalle parole pronunciate dal sottosegretario al Maxxi a Roma, si può ipotizzare che possa diventare un’occasione di grande clamore mediatico. Sarà una chiusura degna dei tre giorni di dibattiti? Introducono la serata la performance della danzatrice Rebecca Mazzola su coreografia di Ornella Sberna, insieme alla lettura delle poesie scelte da Davide Rondoni. Il gran finale è affidato all’esecuzione di un tema originale scritto ed eseguito per Eoliè 23 dal pianista Carmelo Travia, accompagnato dalla soprano Alessandra Catania.

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