Epifania e Re Magi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre tra leggenda e tradizione
Top

Epifania e Re Magi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre tra leggenda e tradizione

I protagonisti dell'Epifania sono i Re Magi. Se parla pochissimo solo nel vangelo di Matteo. Pochi versetti: tutto il resto - a partira dal fatto che fossero tre - è stato detto secoli dopo

Epifania e Re Magi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre tra leggenda e tradizione
I re magi
Preroll

globalist Modifica articolo

5 Gennaio 2024 - 14.03


ATF

Arriva l’Epifania e tornano in primo piano i Re Magi, ossia Gaspare, Melchiorre e Baldassarre che andarono a portare oro, incenso e mirra a Gesù bambino.

Ma cosa sappiamo dei Re Magi?

C’è da dire che sono citati solo nel vangelo di Matteo senza troppi particolari.

Stando al Vangelo di Matteo, tredici giorni dopo la nascita di Gesù arrivarono a Betlemme alcuni “magi d’Oriente”, guidati da una stella, portando in dono al bambino oro, incenso e mirra.

Nel Vangelo Matteo non dice mai quanti erano ma solo dal terzo secolo, forse basandosi sul numero dei doni si cominciò a parlare di tre magi. Nel Vangelo non c’è mai scritto che fossero Re e gli stessi nomi Gaspare, Melchiorre, Baldassarre saltano fuori solo alcuni secoli dopo.

Magi è la traslitterazione del persiano magūsh, dal greco màgos (μάγος, plurale μάγοι). Venivano chiamati così i sacerdoti dello Zoroastrismo tipici dell’Impero persiano. Scrive Ludolfo di Sassonia nel XIV secolo, nel suo Vita Christi, considerata la prima biografia di Gesù: «” tre re pagani vennero chiamati Magi non perché fossero versati nelle arti magiche, ma per la loro grande competenza nella disciplina dell’astrologia. Erano detti magi dai Persiani coloro che gli Ebrei chiamavano scribi, i Greci filosofi e i latini savi”

Ha detto Matilde Paoli in una spiegazione data all’Accademia della Crusca: “Il plurale magi è ormai solo riferibile al significato storico legato agli antichi sacerdoti persiani e naturalmente ai personaggi del Vangelo. Per ciò che riguarda il singolare la forma è magio, in quest’ultima accezione, mentre in riferimento alla casta sacerdotale è corretto mago. Per quel che riguarda la questione dell’iniziale maiuscola o minuscola, a meno che non ci si intenda riferire all’etnonimo, sarebbe preferibile usare la lettera minuscola; tanto più che magi è spesso attributo di re e i tre hanno ricevuto ciascuno un nome proprio, che a sua volta ha subito variazione nel corso dei secoli”.

Stando sempre alla tradizione ora le reliquie dei Re Magi sono state ritrovate. Nella basilica di Sant’ Eustorgio di Milano sono conservati frammenti di ossa attribuiti a Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. Questi resti sarebbero rimasti per anni a Costantinopoli, trovati e recuperati da Sant’Elena.
Nel 325 Eustorgio, vescovo di Milano, li ebbe in dono dall’ imperatore Costantino. Dal IV al XII secolo rimasero nella chiesa di Sant’ Eustorgio. Nel 1165, però, dopo il saccheggio di Milano, Federico Barbarossa li trafugò e li portò a Colonia.


Soltanto nel 1904 i milanesi ebbero la restituzione di alcuni frammenti.

Native

Articoli correlati