A Torino ritorna il Seeyousound: International Music Film Festival
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A Torino ritorna il Seeyousound: International Music Film Festival

Ritorna a Torino l’unico festival italiano interamente dedicato al cinema di natura musicale.

A Torino ritorna il Seeyousound: International Music Film Festival
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2 Febbraio 2024 - 10.26 Culture


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Dal 23 febbraio al 3 marzo, il Cinema Massimo MNC di Torino è lieto di ospitare la decima edizione del Festival, unico nel suo genere, che celebra la felice unione di musica ed immagine, ripercorrendo la vita o particolari momenti di personaggi e correnti.

In seguito all’apertura di Alison Ellwood – che presenterà l’anteprima italiana di Let The Canary Sing, ispirato alla cantautrice nonché icona Cyndi Lauper – la programmazione dei successivi dieci giorni prevede ben 24 eventi live e 90 titoli, tra lunghi, corti, videoclip e documentari. Le rassegne Rising Sound– Music is the weapon, legato a composizioni resistenti che si fanno incarnazione del desiderio di libertà, e Into the Groove, selezione eterogenea di titoli dalla vena pop, sono forse le due punte di diamante dell’intero progetto.

Con sessanta ospiti provenienti da tutto il mondo tra registi, attori, giurati e artisti, ci si prepara ad un’esperienza ricchissima di stimoli e di soddisfazioni. Un risultato emozionante che va al di là delle evidenti difficoltà organizzative, come spiega il direttore Carlo Griseri, quando dice che sono stati venduti « molti più biglietti “al buio”, prima di annunciare il programma, che nel 2023. Proprio la fiducia del pubblico è ciò che ci spinge ad andare avanti, ma non possiamo che essere preoccupati per il futuro». 

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Si contano opere dedicate a più grandi nomi della storia della musica come Fatboy Slim, i The Birthday Party di Nick Cave, Little Richard, Joan Baez, il duo della bossa nova Tom Jobim e Elis Regina, il percussionista Max Roach o ad altri personaggi sorprendenti quali il padre della techno Morton Subotnick, band chiave come Crass e Earth, correnti che hanno segnato un’epoca come la dancehall giamaicana trapiantata a NY, la dance anni ’70 di Nicky Siano e dello Studio 54.

Julien Temple verrà insignito di un premio alla carriera, esibendo alcuni dei suoi lavori legati alla vita e alle opere di artisti simbolo. E ancora, per quanto riguarda i registi, Yohan Malka di Sankara; Aaron Trinder di Free Party: A Folk History; Jak Hutchcraft per Fatboy Slim: Right Here, Right Now; Giorgio Guernier di Never a Masterplan; Brandon Spivey per Crass – The Sound Of Free Speech; Giorgio Testi di Who To Love; Roberto Delvoi con Anche l’asfalto suona – un viaggio senza meta di 19’40’‘; Francesco Coppola per Certo che sto bene e Gregory Fusaro di Se il cielo è tradito.

Lasciamo allora che la musica ed il cinema ci scorrano dentro, travolgendo le nostre sensazioni. Dopotutto, It’s in your bones.

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