FVG Film Commission: "Ventuno milioni di Euro spesi sul territorio nel 2023"
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FVG Film Commission: "Ventuno milioni di Euro spesi sul territorio nel 2023"

Fondi e Formazione in vista di Gorizia - Nova Gorica, capitale europea della cultura 2025 FVG Film Commission

FVG Film Commission: "Ventuno milioni di Euro spesi sul territorio nel 2023"
Chiara Valenti Omero
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22 Febbraio 2024 - 00.10


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“E’ stato un anno molto importante e i risultati di quanto è successo sono sotto gli occhi di tutti: il film di Amazon Prime, Heads of State ha speso sul nostro territorio circa otto milioni di Euro, mentre altri tredici sono stati impiegati complessivamente da diverse produzioni. Un indotto da ventuno milioni di Euro fa sicuramente una grande differenza per una regione come la nostra e lasciano ben sperare per il futuro in termini di interesse e di valorizzazione delle risorse umane e territoriali. Del resto questo è un volano che si autoalimenta e che porta alla creazione di un circolo virtuoso.”

Spiega la Coordinatrice della Friuli Venezia Giulia Film Commission, Chiara Valenti Omero che esprime grande ottimismo per quanto potrà accadere in futuro “Nel 2023 il nostro fondo si è praticamente raddoppiato passando a due milioni e quattrocentomila Euro di dotazione e la tendenza è la stessa rispetto a quanto accadrà quest’anno. Grande soddisfazione, dunque, ma adesso è davvero il momento di rimboccarsi le maniche e continuare a costruire professionalità e credibilità a livello non solo italiano, ma europeo ed internazionale.”

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Il famoso pragmatismo friulano?

Non solo: abbiamo davanti a noi una scaletta di priorità rispetto alle tante cose che ci sono su cui lavorare per fare funzionare bene una macchina che deve produrre lavoro, ricchezza e promuovere il territorio. In cima a questa lista c’è la formazione, perché dobbiamo puntare ad avere un numero sempre maggiore di professionisti da offrire alle tante produzioni che stanno arrivando e che arriveranno sempre di più qui nella nostra regione. Abbiamo attivato dei corsi di formazione stabili in collaborazione con la Casa del Cinema di Trieste per dare continuità al nostro lavoro e ci stiamo impegnando sempre di più a strutturare accordi e convenzioni per lavorare per rendere sempre più facile la produzione audiovisiva sul nostro territorio. La creazione di professionisti validi che possano lavorare con continuità è essenziale per strutturare al meglio quanto stiamo facendo.

Quali sono i vostri obiettivi futuri?

Sul piano strategico è importante ribadire anche cinematograficamente il Friuli non solo come Nord Est, ma come centro dell’Europa. In questo senso anche con i nostri bandi, tra cui quello per i corti legati a Gorizia – Nova Gorica capitale europea della cultura 2025, potrebbero avere una forte capacità attrattiva non solo per le produzioni italiane, ma anche per quelle internazionali. L’unico vincolo che abbiamo dato oltre al tema de ‘Il confine’ infatti è quello di girare una scena nella piazza simbolo di Gorizia. Un segno tangibile della nostra vocazione innata al dialogo e all’incontro.

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Inoltre, sul piano pratico, siamo interessati a potere creare in futuro un Cineporto per rendere ancora più solide le basi per la produzione audiovisiva sul territorio. E’ un percorso che stiamo studiando e per il quale ci stiamo preparando, visto e considerato quanto la nostra regione stia diventando richiesta da parte delle produzioni.

Il Friuli Venezia Giulia non è stato, in passato, un territorio eccessivamente sfruttato cinematograficamente…

No, tutt’altro: grandi registi hanno lavorato e continuano a lavorare da noi come Gabriele Salvatores, ma senza dubbio è un luogo che offre moltissime possibilità di racconto ancora non esplorate e che possono davvero interessare il grande pubblico.

Trieste ha ospitato l’AVP Summit 2023: come guardate al ruolo degli eventi per promuovere il territorio?

Senza dubbio tutti gli eventi tra Festival e meeting come l’Audiovisual Producers Summit che servono a fare conoscere la nostra terra e nei quali si possa parlare in maniera fattiva del lavoro e del business audiovisivo sono benvenuti e si rivelano sempre importanti e utili. Siamo contenti che anche gli Italian Screenings si faranno qui, per la seconda volta, quest’anno perché crediamo sia molto importante riuscire a mettere sempre di più sulla mappa dell’audiovisivo internazionale la credibilità e l’efficienza della nostra regione e del lavoro che qui si può svolgere per quello che riguarda la produzione audiovisiva.  

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