Che Musica a Milano raccontata nel libro di Casiraghi, come una guida e dizionario
Top

Che Musica a Milano raccontata nel libro di Casiraghi, come una guida e dizionario

I locali storici come il Santa Tecla, l’Intras Derby Club, il Tricheco, Il Sotto di Arlati con le voci dei protagonisti.

Che Musica a Milano raccontata nel libro di Casiraghi, come una guida e dizionario
Il Sotto di Arlati: Bob Callero e Claudio Pascoli ricordano l’amico Lucio Battisti, a lato ascolta Eugenio Finardi.
Preroll

globalist Modifica articolo

28 Marzo 2024 - 01.13


ATF

Una nuova pubblicazione di Giordano Casiraghi dedicata ai luoghi e locali della musica a Milano. Si intitola Che Musica a Milano (Editore Zona, 428 pagg. 28€) e vuole essere un dizionario di tutti i posti dove si è manifestata la musica a Milano, a cominciare da quelli storici, ormai persi nella memoria. Una guida per non dimenticare quello che hanno significato e soprattutto un’occasione per sentire le voci dei protagonisti interpellati, ognuno con una storia da raccontare. Molti aneddoti e un posto, Il Sotto di Arlati, dove Casiraghi organizza serate musicali che fanno rivivere l’atmosfera di un tempo. “È stato Mario Arlati a propormi di organizzarle – racconta Casiraghi – dopo una prima volta che avevo portato vari artisti che si sono misurati su quel palchetto, mitico per essere stato frequentato da artisti come Lucio Battisti, Mario Lavezzi, Alberto Radius, ma anche Renato Zero, Bruno Lauzi, Beppe Grillo e via dicendo, come si racconta al corrispettivo capitolo del libro”. 

Un libro che illustra i locali della musica a Milano. Era necessario?

Penso proprio di sì. Intanto non ne esistono di analoghi, perché questo vuole essere il mio omaggio a una città che mi ha permesso di scoprire luoghi straordinari, ma soprattutto mi ha permesso di incontrare tantissimi personaggi che sono diventati i protagonisti del libro stesso. Questo perché nello spazio dedicato a ogni luogo ho interpellato artisti, giornalisti e operatori che ne erano abituali frequentatori. 

Questa edizione del libro è un’aggiornamento di una edizione precedente. Cosa troviamo di diverso?

Leggi anche:  Il "concertone" del primo maggio: musica e impegno sociale al Circo Massimo

Intanto voglio segnalare che non sarebbe più possibile interpellare alcune persone presenti nella prima edizione del 2014, tra queste Franco Cerri, Roberto Brivio, Paolo Ciarchi, Mario Coletta, Mario De Luigi, Pierniccolò Bambi Fossati, Tinin Mantegazza, Roberto Masotti, Sergio Martin, Gianni Mocchetti, Piero Milesi, Marcello Olmari, Luigi Pestalozza, Sergio Poggi, Alberto Radius, Tony Spada, Ginto Tarantino, Guidone, Clem Sacco. Ognuno di loro mi ha raccontato storie della loro vita, necessariamente collegata a vari locali milanesi. Ricordi che sono rimasti, ai quali se ne sono aggiunti molti altri, per un totale di 250 voci e altrettanti locali trattati come schede per formare una guida, un dizionario. La nuova edizione è stata arricchita con tantissimi locali di più nuova generazione, oltre a un capitolo di oltre 40 fotografie, tra gli altri di Uliano Lucas, Silvia Lelli, Roberto Masotti, Mauro Pomati. Per esempio lo Spirit de Milan guidato da Luca Locatelli non esisteva qualdo è uscita la prima edizione, mentre c’erano locali come Le Scimmie e Salumeria della Musica che dopo qualche anno avrebbero chiuso i battenti.

Alla fine ne esce una guida ai locali della musica dagli anni 50 ad oggi. Come un dizionario?

Sì, in effetti è stato questo l’intento, e credo che non esistono altri libri analoghi. Ovvio che il mio è anche un punto di vista personale, dove magari ho preferito approfondire quello che è successo in certi locali storici piuttosto che quelli di più recente attività. Ecco allora che ho interpellato artisti che hanno frequentato il Santa Tecla, Capolinea, Charly Max, Tricheco, Intras Derby Club, Il Sotto di Arlati, ma anche quelli collegabili al cabaret come Derby, Cab 64, Nebbia Club. Vi è un capitolo sui Teatri, sui Locali alternativi, sui Palchi a cielo aperto, i Palazzetti e quelli Fuori città. In più ho aperto un ampio capitolo sulle Sale di Registrazione interpellando i gestori e ingegneri del suono, da Pino Pischetola a Michele Iorfida Canova, Gianni Prudente, Alberto Boi, Piero Bravin. Non luoghi pubblici ma fondamentali per la musica in una città come Milano. 

Leggi anche:  Milva: la pantera ribelle della musica italiana che conquistò il mondo

Una nuova versione fortemente rinnovata, poteva perfino essere un nuovo libro?

Sì, qualcuno mi ha suggerito di cambiare il titolo, ma abbiamo cambiato la copertina affidata all’estro di Gigi Cavalli Cocchi. Nel frattempo, negli anni, Che Musica a Milano è diventato un format di serate musicali che si sono sviluppate a Il Sotto di Arlati dal 5 febbraio 2015 ad oggi dove, su quel palchetto voluto da Lucio Battisti nel lontano 1972, si sono alternati centinaia di musicisti per almeno 40 serate, con Alberto Radius come presenza fissa. Ora sul palchetto è rimasto il suo amplificatore per chitarra e lo stiamo usando per altri appuntamenti a tema: la scorsa stagione abbiamo dedicato le serate tra gli altri a Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Franco Battiato, Fabrizio De André, con la presentazioni di rispettivi libri. 

Ci saranno presentazioni del libro?

Non molte, ma partecipate. Non ho mai amato presentare libri in solitario, così ho sempre invitato i protagonisti per chiamarli a dire la loro. Abbiamo cominciato con un’anteprima a Il Sotto di Arlati dove erano presenti Luigi Bolognini di La Repubblica, con funzione di moderatore, e ancora Enzo Gentile, Massimo Poggini, Piero Colaprico, oltre a coloro che si sono esibiti: Franco Fabbri, Paolo Pasi, Giovanni Casiraghi, Carlo Cialdo Capelli, Lorenzo Palmeri e Livio Macchia. A seguire mercoledì 20 marzo al Gogol’Ostello tantissimi artisti sono intervenuti, tra gli altri Ivan Cattaneo, Franco Fabbri, Vanna Revelli Marre alias Gelsomina, ma anche  Sergio Israel (Macondo, Scimmie), Luca Locatelli (Spirit de Milan), Francesco Schianchi (Cramps e organizzatore Parco Lambro Festival), Gianni Prudente (ingegnere del suono Il Cortile, Il Mulino), Gianluigi Pezzera (ingegnere del suono Regson), Alberto Boi (Cetra Art Recording). Altre presenze annunciate per giovedì 11 aprile  alla galleria Mudima di via Tadino 26 a Milano dove ci sarà Enzo Gentile come moderatore. Venerdì 19 aprile ci spostiamo a Monza al Libraccio, città che trattiamo nel libro specialmente per il teatrino della Villa Reale dove a fine anni Settanta ho organizzato numerosi concerti con tra gli altri Battiato e Demetrio Stratos. Torniamo a Milano mercoledì 8 maggio alla Biblioteca Sormani dove anche qui tantissimi ospiti. Al profilo “Che musica a Milano Libro” di Facebook comunicheremo tutte le presenze alle varie occasioni.

Native

Articoli correlati