Nel complesso di Santa Maria la Nova al via il restauro della Deposizione di Cristo
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Nel complesso di Santa Maria la Nova al via il restauro della Deposizione di Cristo

A realizzare l'intervento sono alcuni studenti del corso di laurea magistrale in Conservazione e restauro dei beni culturali dell'Università Suor Orsola Benincasa.

Nel complesso di Santa Maria la Nova al via il restauro della Deposizione di Cristo
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11 Aprile 2024 - 18.44 Culture


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A Napoli, nel complesso di Santa Maria la Nova, scrigno di arte e di storia di rara bellezza risalente al 1279, sono iniziati i lavori per il restauro dell’affresco della Deposizione di Cristo, attribuito a Simone Papa detto Il moderno, e delle decorazioni pittoriche risalenti al XVII secolo.Si tratta di un riquadro posto sulla parete laterale dell’edificio e del ritratto raffigurante Franciscus Quinionius.

Il progetto di restauro dei tre dipinti murali, che si trovano nel chiostro di San Giacomo della Marca, include un cantiere didattico visitabile, promosso e finanziato dalla società di gestione del sito, la San Martino Alberghi. A realizzare l’intervento, invece, è il corso di laurea magistrale in Conservazione e restauro dei beni culturali dell’Università Suor Orsola Benincasa sotto la vigilanza della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio di Napoli.

Il rettore Lucio D’Alessandro, durante la presentazione dell’intervento insieme al direttore del sito Giuseppe Reale e con Francesca Pagliari, ha sottolineato: “Il lavoro dei nostri studenti a Santa Maria La Nova è una delle tante testimonianze concrete della vocazione pratica del nostro sistema didattico ed in particolare è uno dei tanti impegni al servizio del patrimonio culturale della nostra città che assumiamo con il nostro corso di laurea in Conservazione e Restauro dei beni culturali”. 

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Un restauro che contribuirà non solo a ridare vita ad un’importante componente del patrimonio artistico della città, ma anche ad accrescere l’interesse per la chiesa del centro di Napoli, già meta di molti turisti. Tra le attrazioni del sito, infatti, c’è anche una statua di Vlad Țepeș III, principe dei Carpazi, figura leggendaria in Romania, alla quale Bram Stoker si ispirò per il suo Conte Dracula. 

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