La Nona Sinfonia di Beethoven: i 200 anni di un capolavoro storico

La partitura originale, conservata nella Biblioteca statale di Berlino, compie 200 anni. Un monumento storico che incarna lo spirito europeo, con note scritte dal compositore stesso.

La Nona Sinfonia di Beethoven: i 200 anni di un capolavoro storico
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3 Maggio 2024 - 22.31 Culture


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A Berlino il tempo sembra fermarsi davanti a uno dei monumenti musicali più importanti della storia: la partitura originale della Nona Sinfonia di Beethoven. A pochi giorni dal suo 200º compleanno, l’ANSA ha avuto l’esclusiva opportunità di ammirare da vicino le note scritte di pugno dal celebre compositore, durante i due intensi anni di lavoro alla creazione di questa straordinaria composizione, avvenuti tra il 1822 e il 1824. Fra queste righe, annotò anche le parole dell’immortale Inno alla Gioia.

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La giornalista Rosanna Pugliese afferma che gli scritti di Beethoven non vi sono solo note, bensì 200 pagine di pura storia, un monumento che ha plasmato lo spirito europeo e che continua a influenzare il mondo contemporaneo. “La Nona Sinfonia è per noi musicisti molto importante”, sottolinea Antonello Manacorda, direttore d’orchestra italiano, durante un’esclusiva presentazione. “Non solo dal punto di vista tecnico, ma anche perché trasporta un messaggio politico intramontabile: la fratellanza dell’umanità. La gioia nasce proprio da questo sentimento”.

La Biblioteca statale di Berlino è la custode di quasi l’intera sinfonia del compositore, afferma Pugliese. “Abbiamo qui ben 200 pagine dell’intera composizione, mentre due sono attualmente a Bonn”, spiega Martina Rebmann, responsabile del dipartimento della biblioteca.

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Questo prezioso documento è conservato in una stanza del tesoro, con condizioni climatiche rigorose: temperatura costante di 18 gradi, umidità al 50% e al riparo dalla polvere. Sebbene l’accesso sia limitato a pochi privilegiati, la biblioteca ha digitalizzato l’intero manoscritto per consentire agli appassionati di entrare in contatto con questa preziosa opera.

Il manoscritto, nonostante i suoi due secoli di storia, è incredibilmente ben conservato. “La carta si è mantenuta benissimo”, aggiunge Manacorda. “Pensare che ha duecento anni e che Beethoven stava chino qui a scrivere, e cancellare…”. La Nona Sinfonia, eseguita per la prima volta il 7 maggio 1824 a Vienna, rappresenta un punto culminante nella carriera del compositore. Il suo lavoro su questa sinfonia è stato estremamente meticoloso e il manoscritto rivela le molteplici tracce della sua genialità musicale in continua evoluzione.

La giornalista conclude che nella giornata odierna, ovvero il 3 maggio, in occasione del bicentenario, il direttore Manacorda presenterà una nuova registrazione dell’opera per la Sony Classical. Un evento che celebra non solo la grandezza di Beethoven, ma anche la persistente rilevanza della sua musica nel mondo moderno.

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