di Caterina Abate
É uscita la comunicazione del MiC col report per l’anno 2024 sui numeri dei visitatori di musei e parchi archeologici statali. I dati rilevati dal Sistan, il servizio di statistica del ministero, registrano una situazione più che positiva, con numeri che sembrerebbero essere migliori non solo rispetto all’anno precedente, ma persino di quelli degli anni precovid. Gli ingressi ai luoghi di cultura gestiti dal Ministero sono stati 60.850.091, con un incremento rispetto all’anno precedente del 5,3% di ingressi e 382.004.344 euro di incassi che significano una crescita del 23% degli introiti rispetto al 2023.
Eppure, lo scorso anno l’ex ministro Sangiuliano aveva deciso per la riduzione del numero di istituti museali e parchi archeologici ministeriali con biglietto gratuito. Ciò mentre all’estero, secondo dati Unesco, erano in crescita gli ingressi di analoghi luoghi resi gratuiti.
La scelta di ampliare la platea di musei e siti a pagamento era stata spiegata da Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del MiC, come un modo per un’ulteriore valorizzazione del patrimonio italiano, soprattutto per i piccoli musei; come a voler dire che quegli introiti dati dalla vendita dei biglietti dovessero andare a sopperire ai bisogni di questi senza la necessità di passare dal Ministero. Per quanto possa non sembrare la scelta più saggia sulla via di una musealizzazione pubblica, i numeri ad oggi sembrano dare ragione alla politica di pricing voluta dal precedente Ministro.
Non ha rilevato particolari sorprese la classifica dei 30 luoghi di cultura maggiormente visitati, soprattutto nelle prime posizioni. Al vertice si attesta il Colosseo, con il 20% di visitatori in più e il 28% degli introiti rispetto al 2023 (14.733.395 di ingressi e 101.902.884,5 di guadagni). A seguire la Galleria degli Uffizi, con il 3% in più di ingressi il 28% di introiti (5.294.968 di ingressi e 61.943.626 di incassi). Al terzo posto il Parco archeologico di Pompei, con un aumento di 5% sia nel numero di visitatori che di guadagni. Unica sorpresa forse il Pantheon, il cui ingresso è a pagamento dal 2024 e si posiziona subito al quarto posto della classifica.
Il report di Sistan procede con un dato più generale, sulle entrate e i guadagni dei 299 istituti con biglietto a pagamento e i 154 rimasti con ingresso gratuito. Nel primo caso, i visitatori paganti si sono attestati a 31.764.116, a cui si aggiungono i biglietti di coloro i quali hanno potuto usufruire di una gratuità (perché rientrano in quelle particolari categorie riportate nella pagina del MiC) che sono stati 19.848.707. Nel caso dei musei e siti ancora rimasti gratuiti – e quindi a totale carico del ministero nella sua gestione e manutenzione – questi hanno registrato 9.217.268 entrate.