85 anni di Batman, il supereroe amato da tutti per la sua ‘umanità’
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85 anni di Batman, il supereroe amato da tutti per la sua ‘umanità’

Non spara raggi laser dagli occhi, non è in grado di lanciare macigni a decine di metri di distanza e non corre neppure alla velocità della luce. Ed è proprio per questo che l’alter ego di Bruce Wayne è uno dei personaggi più amati di sempre.

85 anni di Batman, il supereroe amato da tutti per la sua ‘umanità’
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Agostino Forgione Modifica articolo

25 Maggio 2025 - 11.59 Culture


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Era il maggio 1940 quando la DC Comics decise di dedicare una serie a fumetti a un personaggio in realtà già presentato l’anno precedente, introdotto nel numero 27 della collana Detective Comics. Batman, questo il nome del supereroe fino ad allora solo tratteggiato a cui, in ragione dell’enorme successo ottenuto, i vertici della casa editrice pensarono bene di dedicare un intero albo. Sarà l’inizio di uno dei franchise più promettenti e redditizi della storia, che ancora oggi macina milioni su milioni contando una schiera di fan trasversali a più generazioni.

In molti si sono chiesti quale sia la chiave di un successo così duraturo, capace di resistere incolume ai profondi cambiamenti sociali intercorsi nei decenni senza mai perdere il fascino originario.  Sebbene risalire a tutte le motivazioni che danno luogo a un fenomeno sia un esercizio pressappoco impossibile, lo è senz’altro delineare quali sono state le maggiori motivazioni che hanno fatto entrare il cavaliere di Gotham City nel cuore di tutti.

Il fattore principale risiede sicuramente nell’assenza di superpoteri di Batman. A differenza di tutti gli altri supereroi di maggiore successo presenti al momento della sua apparizione questi era l’unico a non avere facoltà sovrumane, contrariamente ad esempio all’altra grande stella della DC Comics, Superman. Non è un caso che, secondo più sondaggi, il primo risulti generalmente preferito rispetto a quest’ultimo.  Un uomo comune, dunque, che ha raggiunto il massimo delle sue capacità esclusivamente grazie a determinazione e allenamento costante. Certo, qualcuno potrebbe obiettare dicendo che l’accesso alle tecnologie di cui dispone – basti pensare alla fantomatica batmobile – sia frutto del suo smisurato patrimonio, ma di fatto anche una grande disponibilità economica rimane caratteristica umana.  

La pensa così pure Christopher Nolan, regista della pluripremiata saga del ‘Cavaliere Oscuro’, secondo cui la chiave della sua popolarità risiede proprio in un’umanità inedita a ogni qualsivoglia altra narrazione. Un uomo qualunque, certo più prestante e più ricco della media, ma comunque un uomo con dei limiti terreni. A muoverlo un senso di colpa che, per quanto voglia, non potrà mai eradicare: il rimorso di non aver fatto nulla per evitare l’assassinio dei suoi genitori. Un evento, questi, che funge da molla per un’espiazione che non raggiungerà mai.

Da ciò un altro tratto, quasi antitetico al suo aspetto esteriore, che ha concorso a fare breccia nel cuore dei fan: la sua fragilità emotiva. A dispetto della sua apparenza coriacea Batman cela la profonda paura di stringere legami affettivi, motivata proprio dal timore che possano essere spezzati come accaduto con i genitori. È questo che gli impedisce di accorciare le distanze con altri personaggi centrali come il suo fidato maggiordomo Alfred o la stessa Catwoman, verso cui fatica a esprimere l’affetto che pure prova.

Umanità. Una qualifica che in prima battuta può sembrare in contrasto con quella di supereroe ma, in realtà, la caratteristica che ha fruttato il seguito senza confini e senza tempo di uno dei supereroi più amati di sempre. Un monito, questo, che dovrebbe far riflettere su come, alle volte, la vera forza risieda nel prendere consapevolezza e nell’accettare la propria carnalità.   

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