Nasce l'Orchestra Valdichiana, ambizioso progetto di 'Valdichiana 2025 - Capitale Toscana della cultura'
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Nasce l'Orchestra Valdichiana, ambizioso progetto di 'Valdichiana 2025 - Capitale Toscana della cultura'

L’esordio domenica scorsa al Tempio di San Biagio a Montepulciano

Nasce l'Orchestra Valdichiana, ambizioso progetto di 'Valdichiana 2025 - Capitale Toscana della cultura'
Un momento dele concerto nel tempio di San Biagio (foto Luisa Marini)
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27 Maggio 2025 - 10.14 Culture


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di Luisa Marini

Il Concerto di Primavera ha tenuto a battesimo tanti giovani orchestrali del territorio, riuniti per uno dei progetti culturali di Valdichiana 2025 Capitale Toscana della cultura: l’Orchestra Valdichiana, prodotta dalla Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano con l’obiettivo di istituire una compagine attiva anche per il futuro.

L’esordio è avvenuto nella magnifica chiesa a pianta centrale, poco fuori il centro storico di Montepulciano e capolavoro del Rinascimento toscano opera di Antonio da Sangallo il Vecchio, gremita di pubblico, tra cui molti stranieri. Qui, il Maestro Alessio Tiezzi, Direttore Artistico e Didattico dell’Istituto di Musica “Henze” dal 2014 e Direttore stabile dell’Orchestra Poliziana, ha diretto un programma brillante, tra atmosfere barocche e repertorio sinfonico moderno, molto apprezzato dai presenti.

Gli orchestrali nel prato antistante il tempio di San Biagio (foto Luisa Marini)

Ad aprire il pomeriggio, La primaveradi Antonio Vivaldi, da Le quattro stagioni, pagina tra le più popolari della storia della musica, con la parte del violino solista affidata a Mattea Saladino, che vanta esperienze con l’Orchestra sinfonica della Rai e con Claudio Abbado. A seguire, sono stati tratteggiati i colori settecenteschi di Händel con la celeberrima partitura Musica per i reali fuochi d’artificio, composta nel 1749 per celebrare la pace di Aquisgrana, eseguita con chiaro riferimento all’attualità.

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Nella seconda parte si è passati all’esecuzione del repertorio britannico del primo Novecento, con la più famosa delle marce estratta dalla serie Pomp and circumstance di Edgar Elgar, motivo riconoscibile anche nella cultura pop, utilizzato tanto nel cinema di Stanley Kubrick quanto nei dischi di Frank Zappa.

Il finale è stato riservato alla Danza delle spade di Aram Khachaturian, compositore armeno che ha concepito questo brano sulla base di una canzone folk, facendone un fortunatissimo movimento pop orchestrale del ventesimo secolo. Dopo i bis, tutti fuori sul prato antistante la chiesa per la prima foto ricordo di questa nuova, giovanissima ma già promettente Orchestra. Il concerto è stato realizzato con il contributo di Regione Toscana e dell’Unione dei Comuni della Valdichiana senese

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