A Gorizia e Nova Gorica il confine diventa cinema
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A Gorizia e Nova Gorica il confine diventa cinema

Dal 30 settembre al 3 ottobre, le due Capitali Europee della Cultura GO!2025 ospitano la XXV edizione degli Incontri del Cinema d’Essai

Incontri del Cinema d’Essai a Gorizia e Nova Goriza - di Alessia de Antoniis
Gorizia - Piazza della Transalpina/trg Evrope - Ph Pierluigi Bumbaca
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Alessia de Antoniis Modifica articolo

7 Giugno 2025 - 11.33


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di Alessia de Antoniis

Dal 30 settembre al 3 ottobre 2025, Gorizia e Nova Gorica ospitano la XXV edizione degli Incontri del Cinema d’Essai, promossi dalla FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai). Per la prima volta in forma transfrontaliera e bilingue, la manifestazione si inserisce nel programma ufficiale di GO! 2025 – Capitale Europea della Cultura. E per la prima volta, nel 2025, l’Europa celebra la sua cultura scegliendo come palcoscenico una terra di confine: Gorizia e Nova Gorica, due città, due Paesi, una sola visione.

Non è solo la XXV edizione degli Incontri del Cinema d’Essai a cambiare scenario: è l’idea stessa di “periferia” che, per quattro giorni, diventa centro. Il confine si fa laboratorio, crocevia, racconto.

Lo ha detto con passione il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna: «Lo svolgimento a Gorizia degli Incontri del Cinema d’Essai rappresenta una splendida opportunità per promuovere il territorio, ma anche un riconoscimento a quella cultura del cinema che da tempo contraddistingue Gorizia, grazie al crescente numero di produzioni, ai corsi di studio, ai percorsi di formazione e di educazione alla conoscenza della Settima arte, al premio alla sceneggiatura cinematografica, ai professionisti che qui operano. Tanto da poter ora parlare di una vera e propria vocazione cinematografica».

Una vocazione ormai strutturale, come sottolinea anche Mario Anzil, vicepresidente e assessore regionale alla cultura del Friuli Venezia Giulia, con parole che fondono orgoglio e visione: «L’organizzazione a Gorizia e Nova Gorica degli Incontri del cinema d’essai conferma il rapporto privilegiato della nostra terra con il cinema di qualità, che si arricchisce della filosofia dell’amicizia di GO!2025. Un legame da ricondurre a una ricca tradizione consolidata negli anni e alla scenografia naturale offerta dal territorio, un territorio definito da Ippolito Nievo ‘piccolo compendio dell’universo’».

Ma Anzil non si ferma alla celebrazione. «Se il compito di un amministratore è di avere una visione del futuro e di adoperarsi per attivare strumenti che possano rendere un luogo più bello da vivere, la cultura ha un ruolo fondamentale. Si esprime anche attraverso l’amicizia fra differenti identità, come ben interpretano Gorizia e Nova Gorica, assieme capitale europea della cultura. Elaborano una dimensione nuova di confine: non più inteso come muro, ma come collante di amicizia destinato a perdurare nel tempo».

Un messaggio chiaro: la cultura come spazio terzo, come leva di convivenza e costruzione europea.

E se gli Incontri del Cinema d’Essai sono il simbolo di questa vocazione, è grazie anche al lavoro di Giuseppe Longo, presidente dell’Associazione Palazzo del Cinema – Hiša Filma e direttore del Kinemax: «Portare qui le Giornate è un atto naturale. Il Friuli Venezia Giulia è il nostro luogo, il nostro “pretesto” per guardare avanti». E aggiunge: «La nostra regione ha più di 80 schermi attivi, una Film Commission tra le più dinamiche, mediateche, festival, enti produttivi. Non è solo quantità: è sistema, è mentalità. Qui le sale si parlano e collaborano».

Nel 2025, l’evento assume anche un altro nome: Giornate del Cinema del Sé. Un gioco semantico che punta l’attenzione sull’identità: dei film, degli spettatori, delle città. L’identità come tema e come sguardo.

Il programma si snoderà tra il Kinemax, la Mediateca Casiraghi, l’UGG, Casa Krainer, i due Kulturni Dom e, per la giornata conclusiva, Lubiana. Anteprime, masterclass, panel, incontri istituzionali e proiezioni gratuite animeranno i quattro giorni di manifestazione. Con un cuore ideale: Piazza Transalpina, dove si sono girati spot, corti, documentari. Uno su tutti, il progetto su Mike Stretter.

La direttrice del GECT, Romina Kocina, ribadisce il valore dell’esperienza transfrontaliera: «Il nostro territorio è di ispirazione per molti artisti, ed esempio di residenze artistiche all’insegna del dialogo e del confronto senza barriere. Può essere un buon laboratorio anche per altre realtà».

Accanto a lei, il responsabile artistico di GO!2025, Stojan Pelko, cita Fellini e Pasolini, Salvatores e Tornatore, per dire una cosa semplice e potente: «Il cinema ci ricorda chi siamo». E aggiunge: «Proprio perché il Friuli Venezia Giulia ha investito con tanta ambizione nella Capitale Europea della Cultura, gli Incontri FICE compiono ora un ulteriore passo avanti nel connettere due cinematografie e due Paesi».

Tra i momenti clou, la serata dei Premi FICE del 2 ottobre, con la consegna del “Merletto d’Oro”, ispirato all’artigianato goriziano. Un riconoscimento che intreccia simbolicamente memoria e bellezza.

A chiudere il cerchio, il passaggio di testimone tra il sindaco di Lucca e i colleghi di Gorizia e Nova Gorica, Samo Turel e Rodolfo Ziberna. Un gesto più che cerimoniale: una dichiarazione di poetica europea.

Gli Incontri FICE 2025 non sono solo un evento. Sono una lente che mette a fuoco un territorio, una visione di politica culturale che non teme la complessità ma la abita. Se il cinema d’essai ha sempre ricevuto uno sguardo marginale, questa edizione ne fa luogo e motore. Con una consapevolezza che i promotori non nascondono: qui non si viene solo a vedere film, ma a interrogarsi su cosa significhi essere europei, italiani, sloveni, cittadini, spettatori. E forse, oggi più che mai, questa è la vera essenza del cinema.

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