Muore Arnaldo Pomodoro, lo scultore delle "Sfere"
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Muore Arnaldo Pomodoro, lo scultore delle "Sfere"

Fratello maggiore di Giorgio "Giò" Pomodoro ha esposto nelle più importanti istituzioni culturali internazionali (MoMA, Guggenheim, Biennale di Venezia, Documenta di Kassel) e molte sue opere sono installate in spazi pubblici di tutto il mondo.

Muore Arnaldo Pomodoro, lo scultore delle "Sfere"
Arnaldo Pomodoro e una sua opera bronzea (immagine da "Il Giorno")
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23 Giugno 2025 - 13.39 Culture


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Ieri sera, nella sua casa di Porta Ticinese a Milano, si è spento Arnaldo Pomodoro. Se n’è andato alla vigilia dei 99 anni che avrebbe compiuto proprio oggi. Lo fa sapere con un comunicato la Fondazione che porta il suo nome, diretta da Carlotta Montebello: “Con la scomparsa di Arnaldo Pomodoro il mondo dell’arte perde una delle sue voci più autorevoli, lucide e visionarie. Il Maestro lascia un’eredità immensa”

Lo scultore, noto tra l’altro per le sue iconiche sfere di bronzo, era infatti nato proprio il 23 giugno del 1926 a Montebello di Romagna. Fratello maggiore di Giorgio “Giò” Pomodoro, anch’egli scultore, Arnaldo è uno dei più importanti scultori italiani del secondo Novecento. La sua opera si colloca nel solco della tradizione astratta e monumentale, ma con una forte carica sperimentale e simbolica.

Avviata la carriera di geometra, si avvicina presto al mondo dell’arte e della scenografia. Arrivato a Milano nel 1954, entra in contatto con l’ambiente artistico più avanzato dell’epoca e inizia a sviluppare il suo stile personale: superfici geometriche, perfette e lisce, spesso ferite da spaccature e lacerazioni che ne rivelano l’interno. Questa cifra lo renderà celebre nel mondo, in particolare con le sue celebri Sfere, come la “Sfera grande” esposta davanti alla Farnesina o quella nei Musei Vaticani.

Pomodoro ha esposto nelle più importanti istituzioni culturali internazionali (MoMA, Guggenheim, Biennale di Venezia, Documenta di Kassel) e molte sue opere sono installate in spazi pubblici di tutto il mondo. Oltre alla scultura, ha lavorato anche nel teatro, alla scenografia, alla scrittura teorica sull’arte.

Nel 1995 ha creato la Fondazione Arnaldo Pomodoro, importante centro di conservazione, promozione e produzione culturale. La sua opera, attraversando modernità e memoria, rappresenta una continua indagine sul tempo, sulla materia e sulla tensione tra forma e distruzione.

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