Cinema alle Eolie: il SalinaDocFest torna con Oliver Stone e Irons

Dal 15 al 20 luglio, a Aalina il documentario incontra l’attivismo e la formazione visiva: sei giorni di incontri, proiezioni e cultura

Dal 15 al 20 luglio - XIX edizione del SalinaDocFest - di Alessia de Antoniis
Dal 15 al 20 luglio - XIX edizione del SalinaDocFest
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24 Giugno 2025 - 17.38


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di Alessia de Antoniis

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Dal 15 al 20 luglio nelle Eolie, la XIX edizione del festival punta sui grandi nomi internazionali e sulla necessità di educare all’immagine

Salina si prepara ad accogliere la XIX edizione del SalinaDocFest, che dal 15 al 20 luglio 2025 trasformerà l’isola eoliana in un crocevia internazionale di cinema documentario. Ma quest’anno il festival fondato e diretto da Giovanna Taviani non si limita alla programmazione: lancia un vero e proprio manifesto culturale per rivendicare l’educazione audiovisiva come diritto democratico.

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Un manifesto per l’alfabetizzazione dell’immagine

“Il cinema come mestiere dell’immaginario” è il titolo del manifesto che il SalinaDocFest presenterà ufficialmente sabato 19 luglio. Il documento, scritto da Giovanna Taviani insieme a un gruppo di critici e cineasti e ispirato dalle riflessioni del regista Daniele Vicari nel suo libro “Il cinema, l’immortale”, affronta una delle urgenze educative più pressanti del nostro tempo.

“Siamo entrati nell’era digitale da analfabeti dell’immagine”, ricorda Vicari nel videomessaggio proiettato durante la presentazione romana al Cinema Farnese Arthouse. Un parallelismo storico che richiama il dopoguerra, quando molti italiani impararono il linguaggio televisivo senza saper leggere né scrivere, subendo passivamente il dominio della società dello spettacolo.

Il manifesto propone di integrare stabilmente l’educazione visiva nei percorsi scolastici di ogni ordine e grado, trasformando gli studenti da spettatori passivi in cittadini capaci di decifrare, interpretare e utilizzare criticamente il linguaggio delle immagini.

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Star internazionali per un festival globale

Il SalinaDocFest 2025 si distingue per il prestigioso parterre di ospiti internazionali. Oliver Stone, due volte Premio Oscar, sarà sull’isola per ricevere il Premio Gruppo Arena e presentare il suo libro “Cercando la luce” in dialogo con Silvia Bizio. L’attore Jeremy Irons, Premio Oscar e Ambasciatore FAO, riceverà il Premio Irritec per il suo impegno ambientale e introdurrà la proiezione di “Trashed”, documentario di cui è voce narrante e produttore esecutivo.

Il riconoscimento al femminile Lady Wilmar andrà a Sinéad Cusack, mentre tra i premi italiani spicca quello a Lunetta Savino (Premio Pistì) per il suo ruolo in “Diamanti”. Agostino Ferrente riceverà il Premio Howden Assimovie, Ascanio Celestini il Premio Ravesi per “Poveri Cristi”, e Lidia Ravera il Premio “Nuove Parole / Nuove Immagini”, perfettamente in sintonia con il tema dell’edizione.

Sostenibilità e cinema d’impegno

L’evento speciale con Jeremy Irons rappresenta il cuore dell’impegno ambientale del festival. “Trashed”, il documentario di Candida Brady, conduce gli spettatori nei luoghi più devastati dall’inquinamento da rifiuti, dando voce a scienziati e attivisti che lottano per un futuro più pulito. Dopo la proiezione, l’attore dialogherà con il pubblico insieme a Cristina Piccino e Giulia Giuffré, Sustainability Ambassador di Irritec.

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Sei film per raccontare il presente

Il concorso internazionale porta sull’isola sei opere inedite in Italia che esplorano i temi più urgenti della contemporaneità. Si va dalla memoria familiare di “Il cassetto segreto” di Costanza Quatriglio all’abbandono infantile raccontato in “Fratelli di culla” di Alessandro Piva, dall’elaborazione del lutto in “No More Trouble” di Tommaso Romanelli alla lotta per l’autodeterminazione artistica in “L’occhio della gallina” di Antonietta De Lillo. Completano la selezione “Real” di Adele Tulli, sull’iperconnessione digitale, e “Tineret” di Nicolò Ballante, ritratto dell’adolescenza precaria.

Cultura accessibile e territorio

Fedele alla sua vocazione democratica, il SalinaDocFest mantiene l’ingresso gratuito per tutti gli eventi. Il programma si articola tra le diverse location dell’isola: il Caffè del Festival al Rapa Nui Resort ospiterà incontri quotidiani con autori e registi, mentre il Wine Bar Ravesi di Malfa accoglierà gli Incontri.doc e la rassegna Enocinema, che celebra il legame tra cultura e territorio eoliano.

La programmazione musicale spazia dal concerto di apertura “Pietra a metà”, omaggio di Pietra Montecorvino a Massimo Troisi e Pino Daniele, al concerto di chiusura dei Patagarri, quintetto gipsy-jazz. La sezione Cinema e Musica include anche “Buena Vista Social Club” di Wim Wenders in versione restaurata.

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Arte e paesaggio in dialogo

Tre progetti visivi completano il festival: l’installazione site-specific “Replanting Human Beings” di Giuseppe La Spada sul rapporto uomo-ambiente, la mostra “Vernacolare isolano” di Claudio Santini sull’architettura siciliana sostenibile, e “Through Waters” di Cristina Sassayannis, esplorazione fotografica del legame tra identità e paesaggio marino.

Con il tema “Nuove Parole / Nuove Immagini”, il SalinaDocFest 2025 si conferma come uno degli appuntamenti culturali più significativi del panorama mediterraneo, dove il cinema documentario diventa strumento di riflessione critica e crescita collettiva, in un paesaggio che da sempre ispira arte e pensiero.

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