Il concerto del 1965 dei Fab Four avvenuto nel capoluogo lombardo fu un successo planetario, anche se l’organizzazione e le aspettative non sembravano delle migliori. In Italia incredibilmente si respirava scetticismo, per un gruppo inglese creduto sconosciuto nella penisola tricolore.
Le esibizioni furono due, una alle 16 e una alle 21, il 24 Agosto del 1965 al velodromo Vigorelli, ed ebbero così tanta risonanza che a distanza di 40 anni la città continua a rendere testimonianza all’evento, per l’occasione con la mostra “Tutti pazzi per i Beatles. Il concerto del 1965 a Milano nelle fotografie di Publifoto”.
L’esposizione sarà visitabile fino al 6 Settembre nel museo delle Gallerie d’Italia di proprietà di Intesa Sanpaolo, a cura di Barbara Costa, responsabile dell’archivio storico della banca.
In particolare dagli scatti, 62 riprodotte e oltre 500 originali, potranno riaffiorare le emozioni di quel Giugno di 40 anni fa, comprendenti concerto, arrivo alla stazione e conferenza stampa, tutte le foto sono state anche digitalizzate e disponibili online. A restare nella memoria di tutti è lo scatto di Tino Petrelli, fotografo di Publifoto, autore del famosissimo scatto all’intero gruppo musicale su un Alfa Romeo Spider, costretti all’utilizzo di una sola macchina vista l’infinità folla, nonostante ne fossero state messe a disposizione 5, una per ogni membro. Molto famoso anche lo scatto del giorno dopo, con il meraviglioso duomo alle spalle della band, qualche momento prima della conferenza stampa. Per i due concerti al Velodromo invece Publifoto incaricò altri 5 fotografi oltre al già citato Petrelli: Sergio Cossu, Gianfranco Ferrario, Carlo Fumagalli, Benito Marino e Eugenio Pavone.
“Publifoto è un giacimento straordinario di immagini che racconta la storia del Paese anche nei suoi momenti più euforici, come accade nelle travolgenti fotografie che catturano i Beatles accolti in Italia, esattamente 60 anni fa, da una folla elettrizzata. Conservato, studiato, digitalizzato e, in questa occasione, ospitato alle Gallerie d’Italia di Piazza Scala, l’Archivio è per noi un patrimonio vivo, condiviso e sempre attuale che non smette di parlarci, di sorprendere e di incuriosire”, racconta Michele Coppola, Executive director arte, cultura e beni storici della banca.