A Venezia oggi a Kim Novak il Leone alla carriera
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A Venezia oggi a Kim Novak il Leone alla carriera

L'ultima diva dell'Hollywood d'oro ha ricevuto il premio alla carriera, mentre i film in concorso oggi sono due biopic, uno diverso dall'altro.

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1 Settembre 2025 - 19.13 Culture


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di Caterina Abate

Il primo settembre a Venezia è la giornata del secondo Leone d’Oro alla carriera, consegnato a Kim Novak: la consegna è avvenuta alle 14, anticipando la proiezione del documentario Kim Novak’s Vertigo, di Alexander Philippe. E’ avvenuta per mano di Alberto Barbera, presidente della Mostra del cinema, mentre a Guillermo del Toro il compito di pronunciare la laudatio in suo onore. Novak nel suo commovente discorso non ha dimenticato di ringraziare chi ha permesso la sua presenza a Venezia oggi, ma ha ricordato quanto in questo momento sia importante la difesa delle nostre democrazie. Il messaggio più forte del discorso di Novak è stato, comunque, il riferimento al suo disturbo bipolare e quanto per lei sia stato fondamentale la pratica artistica, tra cui la pittura.

Il documentario di Alexander Philippe, ideato da Sue Cameron, amica e manager di Novak, nasce come regalo per l’attrice ormai novantaduenne, diva non convenzionale di Hollywood che si è ritirata presto a vita privata. Il riferimento nel titolo al capolavoro di Hitchcock è motivato sia dall’essere il film preferito del regista, ma anche un riferimento quasi tattile al documentario stesso, che come la ‘vertigine’ vuole lasciare nello spettatore un alone di mistero riguardo Novak: non rivelare troppo della vita dell’ultima vera diva della vecchia Hollywood.

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Densissimo il restante programma delle proiezioni odierne, tanto che vedrà la conclusione a notte inoltrata. L’ultimo film in programma sarà Orfeo, il primo lungometraggio di Virgilio Villoresi, fuori concorso. Nel cast, tra gli altri, Luca Vergoni, Giulia Maenza e Vinicio Marchioni in una piccola parte. Un film che rappresenta un viaggio onirico, dove linguaggi cinematografici diversi si mischiano,basandosi su quella che è considerata la prima graphic novel italiana, Poema a fumetti  di Dino Buzzati. Marchioni in conferenza stampa ha sottolineato come tenesse a lavorare a questo lavoro di Villoresi, che ritiene essere “il Georges Mellies del 2025”, proprio per via della caratterizzazione onirica del suo cinema. 

Due sono invece le pellicole restaurate presentate oggi per la rassegna ‘Venezia Classici’, Il Magnifico cornuto di Antonio Pietrnageli e Matador di Pedro Almodòvar. 

Ma oggi prosegue anche l’attesa per chi vincerà il nuovo Leone d’oro 2025. I film in concorso di oggi sono due pellicole biografiche di diverso carattere: The Smashing Machine di Benny Safdie, con Dwayne Johnson, sulla travagliata vicenda umana del combattente di lotta libera Mark Kerr; The Testament of Ann Lee, di Mona Fastvold, con Amanda Seyfried, un biopic musicale inconsueto sulla leader religiosa degli Shakers, nell’America del XVIII, tra le poche donne a capo di un culto religioso.

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Dwayne Johnson è per la prima volta a Venezia con un ruolo che lo fa uscire dalla comfort zone dei film comedy o d’azione. Jonhson è un ex wrestler e probabilmente sarebbe stato difficile trovare un’attore migliore che potesse interpretare Mark Kerr, presente anche in conferenza stampa e visibilmente commosso.

In proiezione oggi anche la serie fuori concorso di Marco Bellocchio Portobello, sull’errore giudiziario a cui andò incontro Enzo Tortora nel 1983 e che gli costò la carriera. Ad interpretare il ruolo del conduttore televisivo accusato ingiustamente di collusione con la camorra è Fabrizio Gifuni. La serie è prodotta da Hbo Originals e sarà così visibile e conosciuta in tutto il mondo.

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