Tropea Film Festival 2025: Abel Ferrara presidente di giuria
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Tropea Film Festival 2025: Abel Ferrara presidente di giuria

La terza edizione, dal 14 al 20 settembre, celebra Ugo Tognazzi a 35 anni dalla scomparsa e riunisce i tre figli Ricky, Gianmarco e Maria Sole

Emanuele Bertucci e Abel Ferrara - Venezia - di Alessia de Antoniis
Emanuele Bertucci e Abel Ferrara - Hotel Excelsior del Lido di Venezia
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3 Settembre 2025 - 11.36


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di Alessia de Antoniis

È stata presentata a Venezia la nuova edizione del Tropea Film Festival, in programma dal 14 al 20 settembre.  La kermesse renderà omaggio a Ugo Tognazzi, nel 35° anniversario della scomparsa

Al Festival del Cinema ne abbiamo parlato con Emanuele Bertucci, direttore artistico del festival, quest’anno affiancato dal critico cinematografico Francesco Della Calce come vice direttore.

La prima edizione l’abbiamo organizzata in soli due mesi – racconta Emanuele Bertucci –  Nonostante i tempi stretti, riuscimmo a portare a Tropea ospiti come Pupi Avati, Luca Lucini e i ragazzi di Mare fuori. È stato un esordio in sordina, ma già molto partecipato. La seconda edizione ha segnato il vero salto di qualità: abbiamo avuto Matteo Garrone, Matt Dillon, Marcello Fonte, Ascanio Celestini, Mimmo Calopresti e Mădălina Ghenea, che addirittura è tornata a distanza di venti giorni per girare uno spot a Tropea. Segno che il festival lascia qualcosa al territorio.

Il 2025 coincide con anniversari importanti: i 50 anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, i 100 anni dalla nascita di Andrea Camilleri e i 50 anni dall’uscita di Amici Miei di Mario Monicelli. Per questo l’immagine ufficiale della locandina è un omaggio a Ugo Tognazzi, a 35 anni dalla sua scomparsa.

Quali saranno i protagonisti di questa terza edizione?

Per festeggiare Ugo Tognazzi, avremo i Tre Tognazzi – Ricky, Gianmarco e Maria Sole – insieme per una mostra curata da Marco Dionisi. Ricky sarà accompagnato dalla moglie Simona Izzo. Abel Ferrara è il presidente di giuria. Ci saranno Francesco Pannofino, con la moglie Emanuela Rossi. Giovanni Esposito, volto amato della commedia, e Francesco Di Leva, attore napoletano tra i più premiati della sua generazione, accanto a Peppe Lanzetta, scrittore e attore dalla forte impronta partenopea, e Claudio Giovannesi, regista e sceneggiatore di cinema d’autore. E ancora Massimiliano Bruno, regista e attore fra i più popolari, Antonio Catania, protagonista di teatro, cinema e tv, e Miriam Candurro, attrice molto conosciuta dal pubblico televisivo. A completare il parterre, Gianluca Ansanelli, regista e sceneggiatore di commedie di successo. Oltre ad Abel Ferrara, l’altro ospite internazionale è Nick Vallelonga, attore, regista e sceneggiatore italoamericano, vincitore dell’Oscar per il Miglior Film e la Migliore Sceneggiatura Originale con Green Book.

Come avete strutturato la programmazione di quest’anno?

Quest’anno adottiamo un modello “da grandi festival”: più appuntamenti in parallelo, con il pubblico chiamato a scegliere tra diverse opzioni. Ho voluto rafforzare la comunicazione turistica: in accordo con l’associazione albergatori, il programma arriverà via email a chi soggiornerà nelle strutture locali, con giornate tematiche dedicate a Pasolini e Camilleri».

I giovani sembrano essere al centro di questa edizione…

Assolutamente. Centinaia di studenti da scuole, università e accademie saranno parte attiva del festival. Quattro workshop della Camera di Commercio li guideranno nei mestieri del cinema. Abbiamo creato il Villaggio del cinema con tutta l’attrezzatura professionale a disposizione, e una postazione podcast gestita dagli studenti dell’Istituto Superiore per interviste dal vivo. Una nuova proposta sono le matinée, con film e confronto con i protagonisti anche la mattina. A queste si affiancheranno le proiezioni pomeridiane e serali, per un totale di 30 titoli. È un segnale forte di un festival che guarda al cinema di sostanza offrendo spazio alla riflessione, alla formazione e al dialogo con le nuove generazioni

Qual è l’impatto sul territorio di un evento di questa portata?

Non è solo cultura, ma economia vera. In un borgo di 5.000 abitanti, muoviamo ogni anno circa 400 notti d’albergo, coinvolgendo il 10% della popolazione. Per l’edizione 2025 si stimano tra i 300 e i 600 ospiti nell’arco della settimana, con un flusso complessivo che potrebbe toccare le 5.000 presenze. Ma c’è di più: i ragazzi che hanno lavorato con noi sono poi stati chiamati per altri festival. Creiamo professionalità. E ho fatto una scelta precisa: ogni euro viene speso esclusivamente nel territorio comunale di Tropea.

Ci sono anche delle difficoltà in un progetto così ambizioso?

Certo, la logistica è una sfida costante. Palazzo Santa Chiara ha solo 150 posti, per questo abbiamo dovuto immaginare una programmazione diffusa nel centro storico. E poi c’è sempre l’incognita dei finanziamenti: i primi due anni non abbiamo potuto partecipare ai bandi ministeriali, ora speriamo di essere riconosciuti. Ma le difficoltà non ci fermano, anzi ci spingono a essere più creativi.

Come siete riusciti ad attrarre partnership importanti?

La credibilità si costruisce anno dopo anno. Abbiamo Rai come main sponsor. Trenitalia ci ha confermato per il terzo anno, garantendoci visibilità su oltre 16 milioni di utenti. Stiamo definendo accordi con Ford Italia e il Gruppo Caffo. Le aziende vedono nel festival un investimento, non una spesa.

La grande novità di quest’anno è l’apertura della prima sala cinematografica di Tropea…

È la svolta che sognavo. L’inaugurazione sarà certificata dalla presenza del Sottosegretario Lucia Borgonzoni e puntiamo ad avere Giuseppe Tornatore per la proiezione di Nuovo Cinema Paradiso come primo film. Sarebbe il coronamento perfetto, anche se stiamo ancora lavorando per definire tutto.

Il prossimo obiettivo?

Il riconoscimento ministeriale. Il 31 agosto abbiamo presentato la candidatura al Ministero della Cultura. Abbiamo uno storico solido e un programma di qualità. Ma al di là dei riconoscimenti ufficiali, l’obiettivo è rendere questo festival sostenibile nel tempo, un appuntamento fisso che continui a far crescere il territorio.

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