La Palestina illumina Venezia
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La Palestina illumina Venezia

Per una vita ho frequentato zone di guerra. La mondanità mi è desueta.  Per una volta, però, ho fatto una eccezione. Ne valeva la pena. Valeva la pena essere a Venezia, per la cerimonia finale della Mostra del Cinema

La Palestina illumina Venezia
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Umberto De Giovannangeli Modifica articolo

6 Settembre 2025 - 21.42


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Per una vita ho frequentato zone di guerra. La mondanità mi è desueta.  Per una volta, però, ho fatto una eccezione. Ne valeva la pena. Valeva la pena essere a Venezia, per la cerimonia finale della Mostra del Cinema. Non importano i premi. Quello che importa è che per una volta, una volta almeno, hanno vinto gli indifesi. Ha vinto la Palestina. Non solo per il premio al meraviglioso, struggente, The voice of Hind Rajab. La standing ovation  della plateanon era scontata. Gaza vive in quel tributo. Che pesa di più del Leone d’oro che avrebbe meritato. Le parole della mamma di Hind resteranno scolpite nei nostri cuori.

LIBERIAMO LA PALESTINA. Ha vinto la Palestina nei discorsi sul palco. Ha vinto la Palestina perché è vissuta in questi giorni a Venezia. Avete vinto voi, gente di Gaza. E non è una vittoria alla memoria. È un tributo alla resilienza di un popolo sotto occupazione. È la vittoria dell’umanità.  So bene che non sarà un film a fermare la mano dei carnefici. I fascisti di Tel Aviv, i ministri-coloni come Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir, grideranno alla provocazione, magari accuseranno la giuria della Mostra di essere una cricca di antisemiti, di ignobili filo-Pal. Il loro odio dà ragione alle tante e i tanti che anche in queste ore hanno dimostrato, a Roma e in altre manifestazioni, di avere la Palestina nel cuore. Alle decine e decine di migliaia di persone che in tante piazze d’Italia hanno accompagnato e sostenuto la Global Sumud Flotilla. Ha vinto Hind. E i 18mila bimbi palestinesi massacrati dall’”esercito più morale del mondo”. Non sarete dimenticati. Mai. La Palestina non sarà cancellata perché vive in chi nel mondo ne scrive. In chi scende in piazza per dire stop al GENOCIDIO e Free Palestine. In quelli che sfideranno il criminale di guerra Benjamin Netanyahu, con la orza della non violenza cercando di portare ai martoriati gazawi aiuti umanitari. Sono eroi di pace. Le sentite  parole di Toni Servillo alimentano il vento di libertà che spinge la flotilla verso Gaza. Per una notte siamo tutti vincitori. 

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Riposa in pace, piccola Hind. La terra ti sia lieve. La tua storia ha illuminato Venezia. E qui mi fermo perché l’emozione non ha parole. 

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