L’omaggio di Alan Bedin a Demetrio Stratos con Musica Spontanea

A pubblicare l’album la storica Artis Records di Alfredo Tisocco, etichetta che ha distribuito anche il catalogo Cramps, tra avanguardia e tradizione.

L’omaggio di Alan Bedin a Demetrio Stratos con Musica Spontanea
Alain Bedin
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

12 Settembre 2025 - 09.58


ATF AMP

di Giordano Casiraghi

Top Right AMP

Già la partenza di “Caronte” ci fa credere che Demetrio Stratos sia tornato. In effetti questo album “Musica Spontanea – Omaggio a Demetrio Stratos” di Alan Bedin ci porta agli esperimenti vocali che il grande vocalist degli Area aveva intrapreso nella seconda metà degli anni Settanta, per un breve periodo in parallelo con l’attività nel gruppo d’avanguardia Area. Poi tutto si interruppe, dopo quell’ultimo concerto tenutosi al Teatrino della Villa Reale di Monza il 30 marzo 1979, un venerdì. Sarà difficile spiegare alle nuove generazioni chi è stato Demetrio Stratos e cosa significa oggi perseguire una strada di ricerca musicale che mira al suo nome. Nuove generazioni a cui non scappa magari la notizia che oggi, al TG, hanno riferito dell’ennesimo arresto di un tal Baby Gang per il fatto che è stato trovato in possesso di una pistola con il numero di serie cancellato, mentre la perquisizione nella casa di Caloziocorte ha portato al ritrovamento di altre due pistole. La sera precedente si era tranquillamente esibito come ospite al concerto di Emis Killa, altro fenomeno per le nuove generazioni. Ecco, come dire loro che anche Demetrio Stratos era stato visitato a casa dai carabinieri perché non ha mai nascosto il suo impegno politico e sociale. Giusto in questo periodo è stato ristampato l’album “La cantata rossa per Tall El Zaatar” realizzato da Stratos con Giulio Stocchi e Gaetano Liguori. Divagazioni che servono a mettere ordine in quella che ormai è diventata una galassia indefinibile. Una demarcazione netta è stata creata tra passato e presente, il numero degli artisti che conta la popolarità sul passaggio di streaming ha raggiunto cifre spropositate. In direzione contraria, come si legge nelle note dell’album a cura di Renzo Cresti, rema e avanza Alan Bedin con un album sorprendente, dove la voce è padrona assoluta, coadiuvato da Edoardo Piccolo nell’elaborazione sonora, Saverio Tasca per vibrafono e percussioni e un prezioso apporto di Paolo Tofani, il compagno d’avventure di Stratos negli Area. 

Ecco come riassume Alan Bedin la sua ricerca in corso: “Non faccio quasi mai uso di un linguaggio condizionato dalla logica (lettura asservita allo scritto). E nei casi in cui lo utilizzo è impossibile farmi capire. Ecco perché uso l’onomatopea: per convogliare il gesto nel suono. La materia e il corpo parlano tra loro e risuonano: l’uno eccita l’altro e viceversa in una forma di comunicazione tanto tecnologica, quanto primitiva. Esprimere le mie idee attraverso il materiale concreto è archetipo, origine”.

Dynamic 1 AMP

Un tempo un lavoro così poteva entrare direttamente nelle collane Nova Musicha o Diverso della Cramps, oggi viene messo in circolo da Artis Records di Alfredo Tisocco colui che negli anni Settanta aveva cavalcato l’onda della musica divisa tra avanguardia, contemporanea e tradizione con gli Opus Avantra. Lo stesso Tisocco che si accorda con Gianni Sassi per rilevare la distrubuzione del catalogo e di nuovi lavori della Cramps in formato cd. Siamo nei primi anni Novanta e la voglia di continuare l’opera di divulgazione di una musica mai scontata resiste nel tempo. 

Per la realizzazione tecnica della registrazione allo studio Colosso Room di Camposampiero Edoardo Piccolo ha predisposto tre differenti spazi acustici: una sala dedicata alla registrazione “dry” della voce, una al vibrafono e alla trikanta veena, una, la “stanza del suono”, con tre lastre a semicerchio e una grancassa sulle quali ha montato dei trasduttori, diffusori che per contatto trasmettono vibrazioni alla superficie sulla quale sono installati. I materiali da questi perturbati diffondono il suono nella stanza non nella maniera lineare e puntiforme tipica dei diffusori tradizionali, ma lungo tutta la loro superficie, sfruttando così i modi di risonanza e le caratteristiche fisiche dei materiali. Elaborazione del suono avvenuta in tempo reale durante la registrazione. 

Per parte sua Alan Bedin è passato dall’improvvisazione alla poesia sonora elaborata elettronicamente, fino a definire una “Nuova Musica” d’insieme dal respiro internazionale. Per un’operazione del genere, Alan ha coinvolto due giganti: Paolo Tofani, storica chitarra visionaria degli Area, e Saverio Tasca, vibrafonista di fama internazionale e membro storico degli Opus Avantra. L’album è pubblicato in vinile da collezione e cd jewel box, con una traccia fantasma, la cover solo voce di “Giro, giro, tondo” degli Area.

Dynamic 1 AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version