Scegliere come proseguire gli studi dopo la laurea triennale rappresenta un investimento mentale ed emotivo di grande importanza per il proprio futuro.
Se l’obiettivo è diventare un professionista della comunicazione, un mondo affascinante e in costante fermento, la selezione del giusto percorso magistrale diventa la prima, vera mossa strategica della propria carriera. È importante quindi esplorare questo vasto panorama, iniziando ad esempio dall’offerta presente a questo indirizzo.
Ma come orientarsi davvero in questa decisione così importante? Vediamolo insieme.
Cosa significa, oggi, lavorare nella comunicazione?
Prima di tutto, è fondamentale comprendere appieno questa professione. Oggi, un professionista della comunicazione è uno stratega: una figura in grado di gestire la reputazione di un brand, creare campagne di marketing digitale, curare le relazioni con i media, dialogare con le community online e analizzare i dati per orientare le decisioni aziendali.
Gli sbocchi sono molteplici, dalle agenzie alle grandi aziende, dal no-profit alla consulenza.
Laurea magistrale: il ponte verso la professione
In un mercato del lavoro sempre più competitivo, la laurea magistrale si configura come il naturale completamento del percorso accademico, il vero e proprio ponte verso la professione.
È durante questo biennio di specializzazione che le conoscenze teoriche si trasformano in competenze pratiche, lavorando su progetti reali, imparando a collaborare in team e iniziando a creare un circolo di conoscenze con professioni e professionisti affermati.
Cercare le migliori magistrali comunicazione significa proprio riconoscere quei percorsi che offrono un connubio vincente tra rigore accademico e approccio orientato al lavoro.
La propria aspirazione professionale come bussola
Prima ancora di confrontare atenei e programmi, occorre chiedersi che tipo di professionista si vuole diventare. Non è necessario avere una risposta definitiva, ma un’idea di massima può essere la giusta chiave per orientare la ricerca.
Ci si vede più proiettati verso il marketing e l’analisi dei dati? O si è più attratti dal mondo delle relazioni pubbliche e della gestione di eventi? In base a questa inclinazione, si potrà scremare i corsi e concentrarsi su quelli il cui piano di studi è realmente focalizzato sui propri interessi.
Immergersi nei piani di studio per capire le differenze
Una volta messa a fuoco un’area di interesse, è il momento di un’analisi più approfondita. Non bisogna fermarsi ai nomi dei corsi, ma scaricare i piani di studio e leggerli nel dettaglio.
Quali materie caratterizzano il percorso? Quante ore sono dedicate ai laboratori e alle esercitazioni pratiche? È previsto un tirocinio obbligatorio? Il confronto tra i programmi delle migliori magistrali comunicazione rivelerà differenze sostanziali: alcuni corsi hanno un’impronta più sociologica, altri più economica, altri ancora sono fortemente orientati alle nuove tecnologie. È in queste sfumature che si nasconde il corso perfetto per sé.
Guardare oltre le aule: l’ateneo e il suo network
Occorre poi valutare l’ateneo nel suo complesso. Che reputazione ha nel campo della comunicazione? I docenti sono ricercatori di spicco e, soprattutto, professionisti che possono portare in aula la loro esperienza e il loro network?
Per rispondere a questi quesiti, bisogna cercare online le opinioni degli ex studenti e, se possibile, informazioni sui tassi di placement post-laurea. Un’università con solidi legami con il mondo delle imprese e delle agenzie può offrire opportunità di stage e di carriera di grande valore.
L’equazione finale: ambizioni, logistica ed economia
Infine, la scelta deve essere sostenibile. Il tutto deve certamente tenere conto delle proprie ambizioni, ma anche di fattori molto concreti.
È importante verificare se la sede del corso è facilmente raggiungibile o richiede un trasferimento, ma anche se i costi, tra tasse e affitti, sono alla propria portata. Non bisogna mai precludere a prescindere un determinato percorso: a volte, un ateneo meno blasonato ma con un corso di nicchia eccellente e un ambiente più raccolto può rivelarsi una scelta adatta a sé.
La decisione finale, quindi, deve tener conto di tutti gli elementi citati e cercare di mantenere il giusto equilibrio tra questi.