A Racalmuto un convegno per risvegliare la memoria di Gaetano Costa
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A Racalmuto un convegno per risvegliare la memoria di Gaetano Costa

“Un’inchiesta nella palude del grande sonno” alla Fondazione Leonardo Sciascia, il 24 ottobre alle 17:30

A Racalmuto un convegno per risvegliare la memoria di Gaetano Costa
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22 Ottobre 2025 - 23.16


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A Racalmuto, nel paese di Leonardo Sciascia, la memoria si fa indagine civile. Il prossimo 24 ottobre alle 17:30, nella sede della Fondazione Leonardo Sciascia, si terrà il convegno dal titolo “Un’inchiesta nella palude del grande sonno”, promosso congiuntamente dalla Fondazione Sciascia e dalla Fondazione Gaetano Costa.


Un incontro che vuole andare oltre la commemorazione, trasformandosi in un atto di giustizia morale e collettiva, un richiamo a non lasciare cadere nell’oblio il sacrificio del procuratore Gaetano Costa, assassinato a Palermo il 6 agosto 1980 per la sua incorruttibile indipendenza.


Un magistrato solo contro la mafia

Costa, procuratore della Repubblica, fu ucciso tre mesi dopo aver firmato da solo — contro il parere dei suoi sostituti — gli ordini di cattura di importanti esponenti di Cosa Nostra. Un gesto di solitudine e coraggio che lo condannò all’isolamento, e infine alla morte.


A introdurre i lavori saranno Calogero Bongiorno, presidente della Fondazione Sciascia, e Sergio Russo, presidente della Fondazione Gaetano Costa, che illustreranno le ragioni di un’iniziativa nata dal desiderio comune di riaprire il dibattito su un delitto ancora avvolto dalle nebbie dell’omertà e delle inchieste mai arrivate a conclusione.


Un viaggio nel tempo: Palermo, 1980

La prima parte del convegno sarà dedicata al contesto storico e umano in cui operò Gaetano Costa. Ne discuteranno Alfio Caruso, scrittore e giornalista tra i più attenti alla storia criminale italiana, Franco Nicastro, il cronista che nel 1980 raccontò la drammatica riunione in procura che isolò Costa, ed Elio Sanfilippo, figura di spicco del PCI palermitano negli anni Settanta e Ottanta.


A coordinare l’incontro sarà il giornalista Francesco Terracina, che guiderà un dialogo a più voci per restituire al pubblico il clima di paura e solitudine in cui nacque la scelta del procuratore.


Il pubblico potrà ascoltare anche due interventi registrati di Leonardo Sciascia, testimonianze rare e preziose in cui lo scrittore siciliano riflette sulla giustizia, la verità e la memoria civile.


Il lungo silenzio e la nebbia della verità

La seconda parte dell’incontro porterà invece il titolo eloquente “Dal delitto ad oggi: 45 anni tra indagini e nebbia”.
A discuterne saranno i magistrati Antonio Balsamo e Giovanbattista Tona, Gaetano Costa — nipote del procuratore assassinato —, l’avvocato Antonino Falzone, legale della famiglia Costa, e Vito Catalano, nipote di Leonardo Sciascia.


Un confronto aperto, che non vuole fermarsi alla retorica della memoria ma interrogarsi sulle responsabilità e sui silenzi: perché, dopo quasi mezzo secolo, la verità su quell’omicidio resta ancora sepolta?


Un appello alla memoria attiva

“Un’inchiesta nella palude del grande sonno” non è soltanto un titolo suggestivo: è un invito a risvegliare le coscienze.


Nel nome di due figure che hanno fatto della verità e della giustizia la loro ragione di vita — Gaetano Costa e Leonardo Sciascia —, l’iniziativa vuole ricordare che la memoria non serve a nulla se non si traduce in azione civile.


L’incontro sarà trasmesso anche in diretta streaming sulle pagine Facebook ufficiali della Fondazione Leonardo Sciascia e della Fondazione Gaetano Costa, per permettere la partecipazione anche a chi non potrà essere presente a Racalmuto.

L’ingresso è libero: perché, come avrebbe detto Sciascia, la verità è un bene pubblico, e va difesa insieme.

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