Al Teatro Garbatella la voce viva di Pasolini: musica, immagini e parole in “Fammi parlare ancora”
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Al Teatro Garbatella la voce viva di Pasolini: musica, immagini e parole in “Fammi parlare ancora”

Venerdì 31 ottobre e sabato 1 novembre, alle ore 21, il Teatro Garbatella di Roma ospiterà Fammi parlare ancora, uno spettacolo che intreccia musica, fotografia e parola per restituire al pubblico la voce viva di Pier Paolo Pasolini

Al Teatro Garbatella la voce viva di Pasolini: musica, immagini e parole in “Fammi parlare ancora”
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28 Ottobre 2025 - 20.28


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Venerdì 31 ottobre e sabato 1 novembre, alle ore 21, il Teatro Garbatella di Roma ospiterà Fammi parlare ancora, uno spettacolo che intreccia musica, fotografia e parola per restituire al pubblico la voce viva di Pier Paolo Pasolini, nel cinquantesimo anniversario della sua morte. Scritto e diretto da Sabatino Cariati, il lavoro nasce con l’intento di far emergere la presenza del poeta non attraverso la celebrazione retorica, ma tramite un dialogo intenso tra passato e presente.

Sul palco, a evocare l’universo pasoliniano, un quartetto musicale formato da Bruno Albanito (pianoforte), Ilaria Sisca (flauto), Andrea Marchese (clarinetto e mandolino) e Giovanni Reale (contrabbasso). Il repertorio attraversa epoche e sensibilità diverse — da Bach a Mozart, da Fusco a Hadjidakis fino a Modugno — insieme alle canzoni amate e inserite da Pasolini nei suoi film, che risuonano come frammenti di memoria collettiva.

A costruire un controcanto visivo è la personale fotografica di Domenico Notarangelo, testimone privilegiato delle riprese del Vangelo secondo Matteo a Matera: immagini in bianco e nero che dialogano con la musica e con la parola, restituendo un Pasolini immerso nella sua ricerca di autenticità.

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In scena, Marco Silani presta corpo e voce al poeta, mentre Valentina De Vuono — figura femminile del nostro tempo — ne apre e interroga le opere. Ogni testo nasce da un suo atto di lettura, da cui scaturisce la parola pasoliniana: “Fammi parlare ancora” diventa così un invito, un attraversamento, un incontro tra generazioni.

«Marco non interpreta Pasolini come un’icona statica», spiega il regista Sabatino Cariati. «È una presenza evocata, che emerge da una memoria viva e mai conclusa. L’obiettivo è restituire la sua voce come strumento per comprendere meglio il nostro presente, nelle sue contraddizioni culturali ed emotive».

Lo spettacolo è una produzione Teofabula in collaborazione con l’Associazione Pasolini Matera. La scenografia è firmata da Tiziana Bellini, il disegno luci da Eros Leale, la fonica da Geppino Canonico.

Con Fammi parlare ancora, il Teatro Garbatella si fa spazio di riflessione e ascolto, dove la parola di Pasolini torna a farsi corpo e musica, continuando a “disturbare, ferire, illuminare” il nostro presente.

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