Sciascia e Tobino, amicizia tra parola e cura: a Racalmuto un convegno e due mostre per riscoprirli
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Sciascia e Tobino, amicizia tra parola e cura: a Racalmuto un convegno e due mostre per riscoprirli

La Fondazione Sciascia dedica un convegno e due mostre al legame umano e culturale tra Sciascia e Tobino, nel segno della parola come cura e verità.

Sciascia e Tobino, amicizia tra parola e cura: a Racalmuto un convegno e due mostre per riscoprirli
Leonardo Sciascia
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28 Ottobre 2025 - 21.34


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Un dialogo lungo una vita, intrecciato di lettere, letture e riflessioni sul senso della parola e della verità: è quello tra Leonardo Sciascia e Mario Tobino, protagonisti di un’amicizia sincera e di una corrispondenza che attraversa la letteratura e la vita civile del Novecento. A questo legame la Fondazione Leonardo Sciascia di Racalmuto dedica, il 31 ottobre alle ore 15:30, il convegno “Sciascia e Tobino: la letteratura tra impegno sociale e cura”, seguito dall’inaugurazione di due mostre che ne ripercorrono la memoria umana e intellettuale.

L’incontro offrirà al pubblico un’occasione preziosa per riscoprire il filo che unì il medico-scrittore toscano e il narratore siciliano, accomunati da un profondo senso etico della scrittura e da una visione della letteratura come responsabilità verso gli altri. A presiedere il convegno sarà Antonio Di Grado, tra i maggiori studiosi di Sciascia, che proporrà una lettura critica dell’amicizia fra i due autori come espressione di un comune impegno civile nel cuore del Novecento.

Alla Fondazione verrà inaugurata una mostra documentaria curata da Edith Cutaia e Vito Catalano, che raccoglie lettere, dediche e frammenti di un intenso scambio epistolare, testimonianza di un dialogo vivo e rispettoso. Nello stesso giorno, a pochi passi, Casa Sciascia ospiterà una mostra bibliografica curata da Pippo Di Falco, dedicata alle opere e alle prime edizioni dei due scrittori.

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La presenza di Anna Maria Sciascia, figlia di Leonardo, e Isabella Tobino, nipote di Mario, aggiungerà un valore simbolico al convegno: l’incontro fra due famiglie unite da una stessa idea di letteratura come luogo di verità e di umanità.

Il giorno successivo, la riflessione si sposterà sul terreno della medicina, con l’incontro “Il valore della parola nella relazione di cura”, che vedrà confrontarsi medici e studiosi — tra cui Antonino Mazzone, Giorgio Pini, Giuseppe Ruggeri, Leonardo Giordano, Salvatore Nocera Bracco, Nino Sandullo, Raffaele Barone e Giuseppe Barbagallo — attorno al significato della parola come strumento terapeutico e di comprensione reciproca.

In un tempo che spesso separa la cultura dall’etica, Racalmuto torna così a essere luogo d’incontro e memoria, nel segno di due uomini che fecero della scrittura una forma di cura per l’anima e per la società.

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