Odissea Sonora: il mito che si può toccare
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Odissea Sonora: il mito che si può toccare

All'ex Mattatoio di Roma, un viaggio poetico e sensoriale per piccoli Ulisse. Un approdo per bambini, genitori e nonni al Roma Europa Festival

Odissea Sonora - di Campsirago Residenza in prima nazionale al Mattatoio di Roma - Romaeuropa Festival 2025 - di Alessia de Antoniis
Odissea Sonora - di Campsirago Residenza in prima nazionale al Mattatoio di Roma - Romaeuropa Festival 2025
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8 Novembre 2025 - 23.31


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di Alessia de Antoniis

C’è un modo per far scoprire ai bambini la forza dei miti antichi senza farli sedere immobili davanti a uno schermo. Si trova al Mattatoio di Roma e si chiama Odissea Sonora, installazione performativa firmata da Campsirago Residenza nell’ambito del Romaeuropa Festival 2025.

Nel cuore di Testaccio, dal 31 ottobre al 2 novembre, dal 7 al 9 novembre e dal 14 al 16 novembre, Odissea Sonora è un esperimento pensato per le nuove generazioni, in cui materia, movimento e suono si intrecciano per restituire il racconto poetico del viaggio di Ulisse verso Itaca.

Un’esperienza che non ha bisogno di visori o realtà aumentata per essere immersiva: basta una luce, un’ombra, un soffio di voce.

Dentro il ventre del cavallo

Si entra in punta di piedi e già il silenzio profuma di mare. Davanti, un enorme cavallo di legno: il simbolo di un racconto che tutti conosciamo e che qui diventa spazio da abitare. I bambini ci entrano, lo esplorano, ascoltano il suono del vento che vibra dentro lo scafo. Una delle performer sussurra: “Nella pancia del cavallo, finalmente, ora non c’è niente. I soldati, stanchi, non volevano vincere. Volevano la mamma.”

Le parole semplici, delicate, quasi infantili, accendono nei piccoli spettatori un’empatia immediata. È la guerra vista dal punto di vista dell’attesa, non della battaglia.

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Ombre, suoni, meraviglia

Ogni stanza dell’installazione è una tappa del viaggio di Ulisse: dalle avventure con Polifemo al canto delle Sirene, fino al ritorno a Itaca.
Le sculture di Anna Turina – totem di ferro, corde intrecciate, catene di navi, cavallo di troia, vele sospese – diventano strumenti sonori, oggetti vivi. I bambini li sfiorano, li fanno vibrare, ne ascoltano la voce.

Le performer Anna Fascendini e Liliana Benini guidano il percorso come moderne cantastorie. Le loro mani disegnano figure di luce sulle pareti blu e rosse: ombre che ricordano il teatro orientale, tra kabuki e lanterne magiche. I bambini restano immobili, occhi spalancati. Nessuna tecnologia, solo poesia.

L’arte del giocare sul serio

Ulisse prende il largo con la sua nave e i bambini creano le onde crescenti di un mare dove Poseidone soffia la sua ostilità. Attorno a loro madri, padri, nonni, si ritrovano a fare lo stesso. E mentre la bambina timorosa lascia il posto alla coraggiosa sorellina minore nella grotta dei feaci, un bambino cerca la mano della mamma per affrontare il mare con un salvagente in più.

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Odissea Sonora è sì pensata per i più piccoli, ma coinvolge chi li accompagna: perché il viaggio di Ulisse è anche quello di ogni genitore che prova a tornare a casa, dopo mille tempeste quotidiane.

Il sound design di Diego Dioguardi e Giuseppe Messineo crea un mare invisibile: onde, respiri, voci che emergono e si dissolvono. Non c’è musica di sottofondo, ma presenza. È un modo per insegnare ai bambini che ascoltare non significa solo sentire, ma percepire con tutto il corpo.

Un viaggio nel cuore: di Roma e dell’infanzia

All’uscita, i piccoli Ulisse si infilano le scarpe e corrono negli spazi del Mattatoio: un’oasi che sembra fatta apposta per loro. Fuori li aspetta Testaccio, con i suoi caffè, i cortili e la vita che scorre.

Odissea Sonora è una di quelle esperienze rare che riescono a tenere insieme arte contemporanea, pedagogia e divertimento. Un modo per riscoprire, insieme ai figli, la lentezza e lo stupore.

Perché vale la pena andarci

Perché è bello vedere un bambino che, invece di fissare un tablet, tende la mano per afferrare un’ombra.
Perché l’arte, quando è pensata bene, non ha bisogno di effetti speciali per parlare ai sensi e al cuore.
E perché, come recita uno dei versi dello spettacolo: “Abbiamo toccato l’acqua con le mani trasparenti. Ora possiamo tornare a casa.”

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Info pratiche

Mattatoio di Roma – Programma Kids & Family, Romaeuropa Festival
Dal 31 ottobre al 16 novembre (weekend)
Durata: 30 minuti
Biglietto: 3 euro
Età consigliata: dai 4 anni in su

Sabato 8 h: 10:30 / h: 12:00 / h: 15:30 / h: 17:00 / h: 18:30

Domenica 9 h: 10:30 / h: 12:00 / h: 15:30 / h: 17:00 / h: 18:30

Ven 14.11 h: 17:30, h: 19:30

Sabato 15 h: 10:30 / h: 12:00 / h: 15:30 / h: 18:30

Domenica 16 h: 10:30 / h: 12:00 / h: 15:30 / h: 17:00 / h: 18:30

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