Manca poco perché si arrivi alla messa in onda dell’ultima stagione di Stranger Things, serie TV simbolo dell’ultimo decennio fin da quando era arrivata su Netflix la prima stagione a luglio 2016. Un fenomeno sociale che ha invaso non solo i nostri schermi ma anche le nostre playlist con Running Up That Hill di Kate Bush nel 2022, gli Halloween tra interpretazioni di Undici, Demogorgoni, Vecna e tanti altri, e che ha riportato in auge anche quell’estetica anni ‘80 fatta di analogico, biciclette e walkman.
Stranger Things non è stata solo una delle serie TV dall’incredibile successo che ha prodotto Netflix negli ultimi anni ma un universo che ha fatto sognare moltissimi giovani e altrettanti non più troppo giovani.
“Vogliamo che il pubblico provi quello che abbiamo provato noi nel realizzare questa stagione finale. – commentano i creatori della serie, i fratelli Matt e Ross Duffer – Un percorso fatto a ritroso, con una chiusura che non deluda nessuno. Quel giorno e quell’ultima scena significano tutto per noi. È stato un addio collettivo. Non si è trattato solo di chiudere le storie e l’evoluzione dei personaggi. Perché dire addio è difficile, come crescere è difficile, ma è inevitabile, è qualcosa di catartico”
La quinta e ultima stagione arriverà su Netflix suddivisa in tre parti: il 27 novembre debutterà il Volume 1 (episodi 1-4), il 26 dicembre il Volume 2 (episodi 5-7) e il Finale l’1 gennaio 2026; tutti alle 2 del mattino (ora italiana). Si prospettano una stagione densa e di eccezionale durata di ogni singolo episodio, fra i 54 minuti e un’ora e mezza i primi quattro mentre il finale che è ancora in lavorazione potrebbe durare anche due ore.
“Non bisogna pensarci troppo. Con Stranger Things parliamo agli outsider, noi lo siamo da sempre. Tutto ha funzionato perché parliamo di valori universali”. Con questa stagione troveranno risposta domande che da già da dieci anni fanno arrovellare i fan, i fratelli Duffer hanno confermato che “Ci sono alcuni elementi di mistero che rimangono, ma sì, si scopre più o meno tutto sul Sottosopra”.
Che con questa indicazione criptica i Duffer stiano preparando il terreno per cosa potrebbe esplorare lo spin-off? “Non lo facciamo solo per farlo” ha effettivamente spiegato Matt “Ma perché c’è davvero una storia che vale la pena raccontare”.
