Cop28, mezzo fallimento: nel testo non c'è l'eliminazione graduale dai fossili

I 198 delegati riuniti a Dubai nella Cop28, il summit Onu sul clima, hanno approvato il cosiddetto "global stocktake" (letteralmente "bilancio globale"), ossia il bilancio degli impegni e delle azioni per ridurre le emissioni di gas serra.

Cop28, mezzo fallimento: nel testo non c'è l'eliminazione graduale dai fossili
La Cop28 a Dubai
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13 Dicembre 2023 - 09.57


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Una vergogna assoluta, alla fine la ,lobby del fossile è riuscita nell’impresa di far fallire la conferenza rimandando tutto al 2050 quando i cambiamenti climatici potrebbero essere ancora più devastanti.

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I 198 delegati riuniti a Dubai nella Cop28, il summit Onu sul clima, hanno approvato il cosiddetto “global stocktake” (letteralmente “bilancio globale”), ossia il bilancio degli impegni e delle azioni per ridurre le emissioni di gas serra.

Nel testo si chiede di “transitare fuori dai combustibili fossili” entro il 2050, accelerando “l’azione in questo decennio critico”. Non compare invece la dicitura “phase-out”, cioè eliminazione graduale dei combustibili fossili, che era presente in una bozza precedente. E’ la prima volta che a una conferenza Onu sul clima si affronta in maniera così netta il destino di tutti i combustibili fossili (petrolio, gas e carbone).

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Sultan al Jaber: “Accordo storico”

 Il petroliere e ministro dell’Industria che guida Cop28, Sultan al Jaber, plaude all’accordo: si tratta di “un’intesa storica”, ha affermato, rilevando che è stato il suo obiettivo dall’inizio dei lavori della Conferenza a Dubai. L’approvazione del documento è stata annunciata proprio da Sultan al Jaber, pochi minuti dopo l’apertura della plenaria di oggi, 13 dicembre. A quel punto i delegati si sono alzati in piedi e si sono abbracciati fra loro. “È un piano guidato dalla scienza”, ha aggiunto al Jaber. “È un pacchetto migliorato, equilibrato ma, non fraintendetemi, storico, per accelerare l’azione sul clima”, ha spiegato. “Siamo ciò che facciamo non quello che diciamo, quindi sono importanti le azioni che metteremo in campo”, ha evidenziato. “Abbiamo le basi per la trasformazione”, è un obiettivo “frutto della collaborazione di tutti e che coinvolge tutti. Le future generazioni vi ringrazieranno, non conosceranno ciascuno di voi ma saranno grati per la vostra decisione”, ha continuato. Gli Emirati Arabi Uniti, sono “giustamente orgogliosi” del loro ruolo nella mediazione del primo accordo sul clima che chiede l’abbandono dei combustibili fossili in questo decennio.

E’ la prima volta che “combustibili fossili” entra in un testo della Cop28

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 E’ la prima volta che in un testo della Conferenza delle parti è incluso il termine “combustibili fossili”. Il testo di 21 pagine al punto 28 “riconosce la necessità di riduzioni profonde, rapide e durature delle emissioni di gas serra in linea con il percorso dell’1,5 gradi e invita le parti a contribuire agli sforzi globali, secondo modalità determinate a livello nazionale, tenendo conto dell’accordo di Parigi”. Tra le azioni indicate è confermata la richiesta di “triplicare la capacità di energia rinnovabile a livello globale e raddoppiare la media globale del tasso annuo di efficienza energetica entro il 2030”; accelerare gli sforzi verso la riduzione graduale dell’energia prodotta dal carbone “unabated”, ovvero senza tecnologia di cattura e stoccaggio.

Il testo allo stesso articolo invita ad “accelerare gli sforzi a livello globale verso sistemi energetici a zero emissioni nette, utilizzare combustibili a zero e a basso contenuto di carbonio ben prima o intorno alla metà del secolo”. E ancora, si conferma come nella bozza precedente di “accelerare le tecnologie a zero e a basse emissioni, tra cui, tra l’altro, energie rinnovabili, nucleare, tecnologie di abbattimento e rimozione” delle emissioni “come la cattura, lo stoccaggio e l’utilizzo del carbonio in particolare nei settori ‘hard to habate’, e la produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio”.

Il documento della presidenza della Cop28 propone anche di accelerare e ridurre sostanzialmente le emissioni a livello globale anche di metano entro il 2030 e di quelle derivanti dal trasporto stradale su una serie di percorsi, anche attraverso lo sviluppo delle infrastrutture e la rapida diffusione di veicoli a zero e a basse emissioni. Infine, l’articolo 28 chiede di eliminare gradualmente “nel più breve tempo possibile sussidi inefficienti ai combustibili fossili che non affrontano la povertà energetica o la transizione giusta, nel più breve tempo possibile”.

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