Italia sempre più green: come cittadini e imprese guidano la transizione sostenibile
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Italia sempre più green: come cittadini e imprese guidano la transizione sostenibile

In questi ultimi anni, la sostenibilità è diventata un tema centrale in Italia e in tutto il mondo. Sempre più cittadini, imprese e istituzioni si stanno avvicinando a pratiche e politiche volte a tutelare l’ambiente, ma il percorso verso una piena consapevolezza e azione sostenibile presenta luci e ombre.

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23 Maggio 2025 - 14.59


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Cresce la consapevolezza ambientale tra gli italiani

Secondo dati recenti, la sostenibilità forestale in Italia ha raggiunto un traguardo storico: a fine 2024, la superficie certificata PEFC, che garantisce una gestione sostenibile delle foreste, ha superato il milione di ettari, con un incremento dell’8,2% rispetto all’anno precedente. Parallelamente, le aziende certificate sono aumentate del 16,8%, segno di un’attenzione crescente anche da parte delle imprese, soprattutto piccole e medie, verso la tracciabilità e la sostenibilità delle materie prime.

Questi dati riflettono una maggiore sensibilità ambientale diffusa, che si traduce anche nelle abitudini quotidiane degli italiani, sempre più orientati a scelte consapevoli come la riduzione dell’uso della plastica, la preferenza per prodotti locali e biologici, e l’adozione di forme di mobilità sostenibile.

Le città italiane più green: modelli di sostenibilità urbana

Un indicatore chiave del rapporto degli italiani con l’ambiente è rappresentato dalle città, che stanno diventando laboratori di innovazione verde. Reggio Emilia, per esempio, nel 2024 ha conquistato il podio di città più green d’Italia nella classifica di Ecosistema Urbano. Inoltre, sono state anche premiate le città di Trento, Parma e Pordenone, che si distinguono per qualità dell’aria, gestione delle risorse idriche, mobilità sostenibile, raccolta differenziata e uso di energie rinnovabili. Questi esempi dimostrano come l’impegno locale possa fare la differenza nel migliorare la qualità della vita e ridurre l’impatto ambientale.

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Le imprese italiane e la sostenibilità: un impegno crescente

Anche le aziende stanno assumendo un ruolo sempre più attivo nella sostenibilità, non solo adottando pratiche green nei propri processi produttivi, ma anche scegliendo fornitori energetici che garantiscono un approvvigionamento da fonti rinnovabili. Nel 2022, oltre il 37% delle imprese con almeno tre addetti ha implementato iniziative di tutela ambientale, e le prospettive future indicano un’ulteriore crescita in questo ambito.

Un esempio concreto di questo impegno è rappresentato da fornitori di luce e gas come Acea, la quale fornisce la certificazione della Garanzia di Origine, un attestato elettronico che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate per la produzione dell’energia elettrica. Certificati di questo tipo permettono ai consumatori, sia privati che aziende, di verificare che l’energia consumata sia effettivamente prodotta da impianti sostenibili, anche se l’energia stessa viene immessa in rete in zone differenti.

Il ruolo dei cittadini: tra consapevolezza e azioni concrete

Gli italiani mostrano una crescente attenzione verso le tematiche ambientali, ma permangono differenze significative tra fasce di età, aree geografiche e livelli di istruzione. I giovani e le donne, in particolare, sono più sensibili ai temi della sostenibilità, mentre in alcune grandi città permane una quota di scettici o disinteressati.

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Ad ogni modo, le abitudini quotidiane stanno lentamente cambiando: ad esempio, cresce l’uso della mobilità elettrica, la raccolta differenziata e la scelta di prodotti sostenibili da parte dei consumatori. Tuttavia, per consolidare questi comportamenti è necessario un maggiore supporto da parte delle istituzioni, campagne di informazione efficaci e incentivi concreti.

Sfide e margini di miglioramento

Nonostante i progressi, l’Italia deve affrontare ancora diverse criticità. Dal Rapporto ASviS 2025 emerge che le politiche pubbliche e la legislazione nazionale non abbiano ancora dato un cambio di passo decisivo per colmare i ritardi rispetto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). La mancanza di investimenti mirati e di una strategia integrata rischia di compromettere la competitività e la prosperità futura del Paese, con scenari preoccupanti in caso di mancata transizione energetica.

Inoltre, secondo il Climate Change Performance Index 2025, l’Italia si posiziona al 43° posto a livello globale, evidenziando un rallentamento nella riduzione delle emissioni di gas serra e la necessità di accelerare il phase-out dei combustibili fossili per raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica entro il 2040.

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