L’Iran ha dichiarato che continuerà i suoi attacchi di ritorsione contro Israele, mentre alti funzionari avvertono che il conflitto “si estenderà alle basi statunitensi” nella regione.
Secondo l’agenzia iraniana Fars News, che cita un alto ufficiale militare sul proprio canale Telegram, il conflitto si allargherà “alle basi americane nei prossimi giorni”, alimentando timori di attacchi in paesi come l’Iraq.
“Gli aggressori saranno il bersaglio della risposta decisiva e su vasta scala dell’Iran”, avrebbe dichiarato l’ufficiale alla testata.
Le due nazioni si sono colpite a vicenda con missili e raid aerei all’alba di sabato, dopo che Israele aveva lanciato un violento attacco nel cuore dell’apparato nucleare e militare iraniano durante la notte.
Secondo l’ambasciatore iraniano presso il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, almeno 78 persone sono morte e oltre 300 sono rimaste ferite nei bombardamenti contro l’Iran. Ha aggiunto che “la stragrande maggioranza” delle vittime sono civili.
In risposta, l’Iran ha lanciato una raffica di attacchi contro Tel Aviv e Gerusalemme, uccidendo almeno tre persone, ferendone decine e costringendo i civili a rifugiarsi nei bunker.
Israele ha dichiarato che i sistemi di difesa militare sono stati attivi per tutta la giornata di venerdì, intercettando la maggior parte dei missili o registrandone la caduta prima dell’impatto. Le sirene antiaeree hanno ricominciato a suonare in diverse aree del Paese all’alba di sabato.
