Secondo il capo dello SBU, Vasyl Malyuk, è stato sventato un tentativo di attentato ai danni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, pianificato all’aeroporto di Rzeszów–Jasionka, vicino al confine con l’Ucraina.
L’azione si inserisce in un’operazione più ampia che ha neutralizzato due progetti di assassinio: il primo a Kyiv lo scorso anno, grazie all’arresto di due colonelli ucraini che collaboravano con l’FSB (5ª Direzione), il secondo appunto in Polonia, con un agente dormiente arrestato prima di agire.
Riguardo all’attentato a Rzeszów, Malyuk ha precisato che il sospetto è un ex soldato polacco in pensione, reclutato decenni fa per le sue simpatie filo-sovietiche, e che era pronto a utilizzare o un drone FPV armato, o un team di cecchini, per eliminare Zelensky alla discesa dall’aereo.
L’arresto dell’uomo, avvenuto ad aprile 2024, è stato un risultato della stretta cooperazione tra l’SBU e l’Agenzia per la sicurezza interna polacca (ABW).
Malyuk ha inoltre ringraziato pubblicamente i colleghi polacchi per la loro “professionalità ed efficacia”.
Le autorità ucraine hanno annunciato che il network di agenti è stato penetrato per quasi due anni, e che le indagini hanno permesso di scoprire mappe, intercettazioni e chat utili a dimostrare il coinvolgimento del sospetto .