Il servizio federale di intelligence tedesco (BND) ha pubblicato un rapporto congiunto con i servizi di intelligence e controspionaggio militare olandesi in cui si accusa la Russia di aver intensificato l’uso di armi chimiche in Ucraina, in violazione della Convenzione sulle armi chimiche.
Il ministro della Difesa olandese, Ruben Brekelmans, ha dichiarato:
“Queste armi vengono impiegate in modo sistematico e su larga scala. È un pericoloso scivolamento verso il basso. È completamente inaccettabile e dimostra ancora una volta la brutalità dell’aggressore che l’Ucraina si trova a fronteggiare.”
Ha poi aggiunto:
“Abbassare la soglia per l’uso di questo tipo di armi rappresenta un pericolo non solo per l’Ucraina, ma anche per il resto dell’Europa e del mondo.
Questo impone l’adozione di ulteriori sanzioni, l’isolamento della Russia e un sostegno militare incondizionato all’Ucraina.”
Il rapporto sottolinea che, secondo i dati ucraini, “la Russia ha condotto oltre 9.000 attacchi con armi chimiche contro le truppe ucraine dall’inizio dell’invasione su larga scala nel 2022,” e che almeno tre decessi sono direttamente attribuibili all’esposizione a tali sostanze.
