Israele tenta di diffamare la Flotilla accusandola falsamente di essere finanziata da Hamas
Top

Israele tenta di diffamare la Flotilla accusandola falsamente di essere finanziata da Hamas

L’esercito israeliano sostiene di aver trovato a Gaza documenti ufficiali che proverebbero un coinvolgimento diretto di Hamas nel finanziamento della Global Sumud Flotilla

Israele tenta di diffamare la Flotilla accusandola falsamente di essere finanziata da Hamas
Preroll

globalist Modifica articolo

30 Settembre 2025 - 12.51


ATF

Un nuovo capitolo nella guerra di propaganda. L’esercito israeliano sostiene di aver trovato a Gaza documenti ufficiali che proverebbero un coinvolgimento diretto di Hamas nel finanziamento della Global Sumud Flotilla, la missione civile e umanitaria che da anni cerca di rompere l’assedio imposto alla Striscia.

Secondo l’Idf, i fogli rinvenuti indicherebbero legami con la Conferenza per i Palestinesi all’Estero (Pcpa) e citano nomi come quello di Zaher Birawi, storico organizzatore delle flottiglie, e di Saif Abu Kashk, Ceo della compagnia spagnola Cyber Neptune. “Queste navi sono segretamente di Hamas”, ha scritto l’Idf diffondendo i presunti documenti.

Le accuse, tuttavia, sono state immediatamente respinte dagli attivisti della Flotilla, che parlano di un’operazione di discredito già vista in passato. “I fogli mostrati da Israele non provano né il finanziamento né il controllo di Hamas sulla Global Sumud Flotilla. Ripetono, piuttosto, un preoccupante schema già visto nel 2010 con la Mavi Marmara. Siamo una missione civile e umanitaria, sotto gli occhi dell’Europa e del mondo”, ha replicato la portavoce italiana Maria Elena Delia.

Leggi anche:  Gaza e la Sumud Flotilla rianimano le proteste

La richiesta degli organizzatori è chiara: “Chiediamo che gli atti vengano consegnati integralmente a organismi indipendenti: finché non accade, è propaganda, non prova”, ha sottolineato Delia.

L’impressione, per molti osservatori, è che ci si trovi davanti all’ennesimo tentativo di diffamare chi lotta contro l’assedio e denuncia quello che a Gaza appare sempre più come un genocidio. Proprio come accadde con la Mavi Marmara, quando la narrazione ufficiale israeliana fu poi smontata dalle inchieste internazionali, la strategia sembra ripetersi: criminalizzare la solidarietà civile per delegittimare chi osa sfidare l’embargo.


Native

Articoli correlati