Un rapporto riservato del governo statunitense ha individuato unità militari israeliane come responsabili di centinaia di potenziali violazioni dei diritti umani a Gaza, secondo quanto riportato dal Washington Post.
L’ispettorato generale del Dipartimento di Stato ha completato la valutazione poco prima della tregua, riferiscono al quotidiano due funzionari americani.
Le conclusioni rappresentano il primo riconoscimento ufficiale da parte di Washington della portata delle azioni israeliane che potrebbero violare le Leahy Laws, le leggi che vietano agli Stati Uniti di fornire assistenza militare a forze straniere accusate di gravi abusi.
Secondo i funzionari, l’esame dei singoli episodi potrebbe richiedere “diversi anni”. Il rapporto ha inoltre rivelato l’esistenza di una procedura speciale per Israele, che prevede il consenso unanime dei più alti funzionari del Dipartimento di Stato — a differenza delle procedure ordinarie, dove anche una sola obiezione può bloccare l’assistenza militare a un altro Paese.
“Ciò che mi preoccupa è che la questione della responsabilità venga dimenticata ora che il rumore del conflitto si sta affievolendo”, ha dichiarato Charles Blaha, ex funzionario del Dipartimento di Stato.
Gli Stati Uniti forniscono a Israele almeno 3,8 miliardi di dollari di aiuti annuali, cifra aumentata in modo significativo dopo il 7 ottobre.
 
  
  
  
  
  
 