Una “social catena” per far battere meglio il cuore di Raffy
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Una “social catena” per far battere meglio il cuore di Raffy

Raffaela, una ragazza di 15 anni residente nel comune di Guidonia Montecelio in provincia di Roma, nata con un’anomalia cardiaca congenita  detta di Ebstein, ha bisogno di un costoso intervento. E scatta la solidarietà

Una “social catena” per far battere meglio il cuore di Raffy
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11 Maggio 2024 - 14.47


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Mille metafore si fanno con la parola “cuore” e quando si usa tale parola si vuole mirare proprio al cuore delle cose, delle situazioni, delle persone . 

Ecco, le persone sono coloro che concretizzano poi le azioni che cercano di trovare soluzioni ai problemi, persone che in qualche modo si associano, si uniscono e si fanno portatrici e portatori di idee e di attività concrete finalizzate ad aiutare gli altri. E’ su questa enorme “ social catena” che chi scrive vuole puntare l’attenzione, una social catena che non è solo “social” alla maniera attuale, ma come magnificamente la intendeva il grande Giacomo Leopardi nella poesia La Ginestra: quella volontà di unire i propri immani sforzi a quella dei propri simili per un comune obiettivo che è quello di contrastare e abbattere qualsiasi ostacolo alla vita umana, alla sopravvivenza e alla salute. E quando è in gioco la salute di un giovane si va’ direttamente al “ cuore” del problema.

Si rimane colpiti dalla immediata disponibilità e dalla solidarietà messe in atto in alcuni comuni del Lazio e della Campania per sostenere una recente raccolta fondi finalizzata ad “aggiustare il cuore” di Raffaela, una ragazza di 15 anni residente nel comune di Guidonia Montecelio in provincia di Roma, nata con un’anomalia cardiaca congenita  detta di Ebstein, molto rara. Raffaela all’età di dieci anni aveva già affrontato un’operazione cardio-chirurgica, la quale non ha avuto un buon esito, infatti dovrà ricorrere ad un intervento molto complesso presso il Children’s Hospital di Boston negli USA, dove è possibile effettuare una tecnica chirurgica chiamata “Cone Technique” che consente di riparare la valvola staccandone tre lembi e così facendo di creare con il medesimo tessuto  un “cono” da innestare nella valvola, senza dover ricorrere alla sostituzione artificiale della valvola stessa.

Questa è, in estrema sintesi, la tecnica del dottor J.P. da Silva, cardiochirurgo brasiliano il quale  ha introdotto questa nuova metodologia che ha consentito di operare i pazienti , riposizionando la valvola cardiaca nella sede naturale con un intervento sicuro e dagli esiti positivi.

Raffy è figlia unica e con i suoi genitori, originari di Giugliano in Campania, vive in provincia di Roma, studia e frequenta il secondo Liceo Scientifico Cambridge, suona la chitarra e studia canto per passione, una passione che, neanche a dirlo, in questo momento la sta aiutando molto nella preparazione del suo viaggio di speranza verso l’America dove aggiusteranno il suo battito. 

Il costo dell’intervento negli USA è veramente notevole se si pensa che sono necessari circa 240.000 euro per effettuare l’operazione e per le cure nella prima settimana del post intervento, a tale cifra si dovrà aggiungere i costi di un periodo di permanenza di circa cinquanta giorni utili al periodo di controllo  per cui la ragazza dovrà, necessariamente, permanere negli USA e nelle vicinanze dell’ospedale con i propri genitori per ogni eventuale necessità medica . 

E’ per tali ragioni che la famiglia, in considerazione delle buone pratiche e delle numerose esperienze in casi similari negli Stati Uniti, casi che affluiscono da centri internazionali anche per la gestione del post-operatorio, ha deciso di affidarsi alla sanità statunitense, fermo restando le eccellenze conclamate del nostro Paese . 

Il metodo esperienziale, confortato da un alto valore statistico relativo al successo degli interventi, ha pertanto generato una spinta motivazionale e ha suscitato il coraggio di rivolgersi a delle associazioni come “ Il cuore tra le mani A.P.S.”  e di iscriversi , come tanti altri genitori che hanno voluto essere di supporto, con le loro similari esperienze, a chi sostiene o deve sostenere interventi chirurgici di tale entità .

La gara di solidarietà per la raccolta fondi è partita poi dalla piattaforma Buona Causa.org che permette gratuitamente a singoli o associazioni di gestire appelli e raccolte fondi online per progetti di ricerca che migliorano le diagnosi, le cure e la qualità di vita delle persone in modo sicuro e legale.

Molto bella la “ social catena” di aiuti che stanno giungendo da ogni parte a cominciare dai Comuni di origine e di residenza, dalla comunità scolastica , dalle Pro Loco e dalle associazioni varie attraverso  vendite di dolci, maglie, con la “Partita del Cuore” e ancora, il prossimo 8 giugno, con una “Maratona per Raffy” promossa dal Comune di Guidonia Montecelio che si è attivato, sin dal primo momento, attraverso manifestazioni teatrali e conviviali per la buona causa della sua giovanissima concittadina Raffy. 

La gara di solidarietà è ancora aperta e la “social catena” vuole rafforzare la sua straordinaria capacità come il fiore tenace e luminoso della Ginestra che resiste ed esplode di colore nelle più impervie situazioni . 

Questo il link per chi volesse, in qualsiasi misura, donare un battito d’amore a sostegno del cuore meraviglioso di Raffy, per una buona e giusta causa

M. S.

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