Donald Trump ha annunciato la nomina della dottoressa Casey Means come nuova candidata al ruolo di Surgeon General degli Stati Uniti, incarico apicale del sistema sanitario pubblico federale, equivalente al “medico della nazione”. Il Surgeon General guida il Public Health Service Commissioned Corps, un corpo di oltre 6.000 operatori sanitari militari, ed emette comunicazioni ufficiali sulle minacce sanitarie più gravi per il Paese.
La decisione, arrivata dopo il ritiro della precedente candidata Janette Nesheiwat, evidenzia ancora una volta la tendenza dell’ex presidente a scegliere figure più vicine all’ideologia o alla propaganda che non alla competenza tecnica o scientifica. Casey Means, infatti, non ha alcuna esperienza nel servizio pubblico sanitario, ha abbandonato la specializzazione in chirurgia a Stanford e ha costruito la sua notorietà promuovendo integratori, diete e cure naturali su Instagram e altri social network.
Trump ha elogiato le sue “impeccabili credenziali MAHA” (acronimo di Make America Healthy Again, il piano salutista promosso da Robert F. Kennedy Jr.) e ha sostenuto che contribuirà a “sradicare le malattie croniche e migliorare il benessere degli americani”. La nomina è però controversa: Means è una figura senza esperienza istituzionale, vicina a posizioni pseudoscientifiche e legata a una visione della medicina molto distante dagli standard della sanità pubblica moderna.
Assieme al fratello Calley Means — ex lobbista e ora consigliere della Casa Bianca — Casey ha sostenuto la candidatura di Kennedy Jr. alle presidenziali del 2024 e ha partecipato ad eventi con volti noti dell’estrema destra americana, come Tucker Carlson e Joe Rogan. I fratelli Means promuovono una visione cospirazionista delle cause delle malattie croniche, attribuendole a “grandi aziende alimentari corrotte” e a “un sistema farmaceutico colluso”. Nel loro libro del 2024 sostengono che “quasi ogni sintomo cronico trattato dalla medicina occidentale deriva da cellule sotto assedio a causa dello stile di vita moderno”.
Sebbene molti nutrizionisti condividano l’allarme sulla dieta americana ricca di cibi ultra-processati, gli esperti criticano la retorica semplicistica di Casey Means. “Non tutti i cibi trasformati sono uguali”, ha spiegato la ricercatrice Gabby Headrick della George Washington University. “È molto più complicato che puntare il dito contro i prodotti industriali”.
Casey Means evita di esporsi apertamente sulle posizioni più estreme di Kennedy Jr. sui vaccini, ma sul suo sito ha invocato maggiori indagini sulla sicurezza dei vaccini e proposto l’abolizione delle tutele legali che proteggono i produttori da cause civili, una misura che potrebbe disincentivare la produzione vaccinale.
La sua nomina arriva dopo il ritiro di Janette Nesheiwat, medico noto per le sue apparizioni su Fox News e per il sostegno pubblico a Trump. La sua candidatura è stata però travolta da polemiche: la giornalista Laura Loomer, vicina ai circoli trumpiani più radicali, ha criticato Nesheiwat per essere “pro-vaccino”, per essere coinvolta in una causa per negligenza medica e per non aver studiato medicina negli Stati Uniti. In realtà, Nesheiwat ha ottenuto la laurea presso una scuola medica nei Caraibi, non in Arkansas come aveva affermato.
Con questa seconda nomina nel settore salute bocciata o ritirata, si conferma la linea di Trump: nominare persone senza i requisiti tecnici adeguati, ma ideologicamente fedeli o funzionali alla sua propaganda. In marzo, era già saltata la nomina del medico anti-vaccinista Dave Weldon come capo dei CDC, i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie.
Se confermata dal Senato, Casey Means avrà il compito di promuovere l’agenda MAHA, che include misure come la rimozione di additivi alimentari, la riforma delle mense scolastiche e la lotta a presunti conflitti d’interesse nelle agenzie federali. Ma la sua nomina, secondo numerosi osservatori, rischia di politicizzare ulteriormente un incarico che dovrebbe essere guidato dalla scienza e dalla competenza medica.
