Kennedy Jr invita gli americani a consumare più grassi saturi: allarme tra gli esperti di salute
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Kennedy Jr invita gli americani a consumare più grassi saturi: allarme tra gli esperti di salute

Robert F. Kennedy Jr, segretario alla Salute e ai Servizi Umani (HHS), intende emanare nuove linee guida che incoraggiano gli americani a mangiare più grassi saturi, in aperta contraddizione con le raccomandazioni nutrizionali sostenute per decenni.

Kennedy Jr invita gli americani a consumare più grassi saturi: allarme tra gli esperti di salute
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26 Ottobre 2025 - 11.21


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Robert F. Kennedy Jr, segretario alla Salute e ai Servizi Umani (HHS), intende emanare nuove linee guida che incoraggiano gli americani a mangiare più grassi saturi, in aperta contraddizione con le raccomandazioni nutrizionali sostenute per decenni. La notizia ha allarmato numerosi esperti di salute pubblica.

«La mia prima reazione è stata di restare calma e aspettare di capire cosa accadrà», ha detto Cheryl Anderson, membro del consiglio dell’American Heart Association e docente alla Scuola di Sanità Pubblica dell’Università della California di San Diego. «Le raccomandazioni sui grassi saturi sono state tra le più stabili sin dalla prima edizione delle linee guida dietetiche».

Ronald Krauss, professore di pediatria e medicina all’Università della California di San Francisco, che ha studiato a lungo il ruolo dei grassi saturi, ammette che potrebbero essere meno dannosi di quanto si credesse in passato, ma mette in guardia: «Se Kennedy dirà davvero che dobbiamo mangiarne di più, sarebbe un messaggio profondamente sbagliato».

Kennedy ha dichiarato che le nuove linee guida “metteranno in evidenza la necessità di consumare grassi saturi derivati da latticini, carne di buona qualità, carne fresca e verdure”, e ha aggiunto che «questo orientamento verrà portato anche nelle nostre scuole».

Krauss spiega che i grassi saturi “sono relativamente neutri” rispetto a quanto si pensasse in passato. Le sue ricerche mostrano che ridurre i grassi saturi è utile solo se vengono sostituiti con alimenti appropriati: grassi insaturi come l’olio d’oliva o i polinsaturi di origine vegetale migliorano la salute metabolica e riducono il rischio di malattie cardiache. Ma sostituire i grassi saturi con zuccheri o carboidrati raffinati può addirittura aumentare quel rischio.

A suo avviso, i limiti numerici imposti dalle linee guida — come l’attuale soglia del 10% di grassi saturi sul totale delle calorie — sono spesso arbitrari.

Anderson, però, sottolinea che «più aumenta il consumo di grassi saturi nella popolazione, più cresce il rischio di colesterolo alto e di malattie cardiovascolari». Pur concordando con Krauss sull’importanza di ciò che li sostituisce nella dieta, non ritiene che i grassi saturi siano “neutri”: «Nella dieta americana attuale ce ne sono troppi, e questo sta già avendo un impatto negativo sulla salute della popolazione».

Entrambi gli studiosi concordano sul fatto che le linee guida nutrizionali dovrebbero concentrarsi sui cibi, non sui singoli nutrienti.
«Le persone non mangiano nutrienti, mangiano cibo», ha spiegato Anderson. «Nessuno dice: ho mangiato grassi o carboidrati; dice: ho mangiato carne o verdure».

Krauss aggiunge che questo approccio è anche più solido scientificamente. Esistono, ad esempio, molte prove che il consumo di carne — soprattutto quella rossa e lavorata — sia associato a un maggiore rischio di malattie cardiache, ma non è chiaro se ciò dipenda dai grassi saturi o da altre caratteristiche della carne.

Secondo Krauss, la scienza della nutrizione è difficile da decifrare perché gli studi clinici di lungo periodo su diete ricche di grassi saturi sarebbero eticamente inaccettabili: «Non si può chiedere a un gruppo di persone di consumare cibi ad alto contenuto di grassi saturi per vent’anni solo per vedere se avranno più infarti». Per questo i ricercatori devono basarsi su studi osservazionali, più complessi da interpretare.

Anderson ha ricordato che le linee guida nutrizionali ufficiali richiedono anni di lavoro e che non è normale che un segretario alla Salute le modifichi improvvisamente. Ogni cinque anni, infatti, il comitato consultivo pubblica un rapporto basato sulla revisione rigorosa delle più recenti evidenze scientifiche. Il nuovo rapporto, previsto per il periodo 2025-2030, non è ancora stato pubblicato, e secondo Anderson l’attuale amministrazione sta saltando le procedure ordinarie.

Krauss osserva che il comitato «sembra essere stato di fatto scavalcato» e teme che la nuova linea di Kennedy possa influenzare direttamente i pasti scolastici e le razioni militari, dove attualmente i grassi saturi devono essere inferiori al 10% delle calorie totali. Se la percentuale salisse al 18-19%, avverte, potrebbero aumentare i livelli di colesterolo nella popolazione e il rischio di malattie cardiovascolari.

«Kennedy sta selezionando le prove in modo parziale», ha concluso Krauss. «Alcune sue affermazioni su alimenti ultra-processati sono condivisibili, ma sono mescolate ad altre prive di fondamento, dando l’impressione che tutto ciò che dice sia supportato dalla scienza — e non è così».

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