Falsità, contenuti di estrema destra: Grokipedia dà ai commenti delle chat lo stesso valore delle ricerche accademiche

Elon Musk lancia Grokipedia, enciclopedia AI “migliore di Wikipedia”, ma accusata di diffondere errori e propaganda di destra, equiparando chat online e ricerca accademica.

Falsità, contenuti di estrema destra: Grokipedia dà ai commenti delle chat lo stesso valore delle ricerche accademiche
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4 Novembre 2025 - 11.12


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Il celebre storico britannico Sir Richard Evans, noto per aver redatto tre perizie nel processo per diffamazione contro il negazionista dell’Olocausto David Irving, per aver studiato con Theodore Zeldin e per aver occupato la prestigiosa cattedra regia di storia a Cambridge (istituita da Enrico VIII), ha scoperto con sorpresa di essere protagonista di una biografia piena di falsità su Grokipedia, la nuova enciclopedia “alimentata dall’intelligenza artificiale” lanciata da Elon Musk.

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Secondo il sito, Evans avrebbe supervisionato dottorati su Bismarck e studiato sotto Cannadine: tutto inventato. “Chatroom contributions are given equal status with serious academic work” – ha commentato Evans al Guardian – “l’intelligenza artificiale assorbe tutto, senza distinzione”.

L’esperimento, annunciato da Musk come un compendio di “tutta la verità, nient’altro che la verità”, doveva rappresentare un’alternativa “migliore di Wikipedia”, da lui e dai suoi sostenitori ribattezzata polemicamente “Wokepedia”, per denunciare una presunta inclinazione progressista dell’enciclopedia tradizionale. Un sostenitore ha scritto su X: “Elon ha appena ucciso Wikipedia. Buona liberazione.”

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In realtà, gli utenti hanno presto scoperto che Grokipedia copiava ampi passaggi da Wikipedia stessa, mescolandoli a numerosi errori e a interpretazioni ideologiche vicine alla destra radicale. Nei giorni successivi al lancio, Musk ha diffuso su X post in cui prevedeva “una guerra civile inevitabile in Gran Bretagna”, invitava gli inglesi “ad allearsi con i duri” come l’agitatore di estrema destra Tommy Robinson, e dichiarava che solo il partito tedesco AfD poteva “salvare la Germania”.

Evans ha notato anche che l’articolo dedicato ad Albert Speer, architetto di Hitler e ministro degli armamenti, ripeteva menzogne e distorsioni diffuse dallo stesso Speer, già confutate da una biografia del 2017. In quello su Eric Hobsbawm, storico marxista di cui Evans ha scritto la biografia, Grokipedia sosteneva erroneamente che avesse vissuto l’iperinflazione tedesca del 1923, che fosse stato ufficiale del Royal Corps of Signals e ometteva le sue due nozze.

Secondo David Larsson Heidenblad, del Centro per la Storia della Conoscenza dell’Università di Lund, il problema nasce dallo scontro fra due culture del sapere: “Viviamo in un’epoca in cui cresce la convinzione che l’aggregazione algoritmica sia più affidabile dell’intuizione umana. Nella mentalità della Silicon Valley, l’errore è una tappa naturale del processo; nella ricerca accademica, invece, la conoscenza si costruisce nel tempo, con rigore e fiducia reciproca.”

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Con Grokipedia, Musk si inserisce nella lunga tradizione delle enciclopedie, dai rotoli cinesi dell’epoca Ming all’Encyclopédie illuminista e all’Encyclopedia Britannica, fino alla Wikipedia collaborativa nata nel 2001. Ma per la prima volta, la gran parte dei contenuti è generata da un’intelligenza artificiale. E si pone una domanda cruciale: chi controlla la verità quando la penna è in mano alle macchine – o a chi le comanda?

“Se a farlo è Musk, temo una manipolazione politica”, ha commentato lo storico della cultura Peter Burke, professore emerito a Cambridge. “Il rischio è che molti lettori non si accorgano dei condizionamenti. L’anonimato di molte voci enciclopediche conferisce loro un’autorità che non dovrebbero avere.”

Andrew Dudfield, responsabile dell’intelligenza artificiale per l’organizzazione britannica di fact-checking Full Fact, ha aggiunto: “Dobbiamo chiederci se un’enciclopedia generata dall’AI – una copia filtrata della realtà – sia davvero un passo avanti. Non mostra la stessa trasparenza, ma pretende la stessa fiducia. Non sappiamo quanto ci sia di umano, quanto di automatizzato e su quali dati sia stata addestrata.”

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A incoraggiare Musk nel progetto sarebbero stati anche esponenti della destra trumpiana come David Sacks, che ha accusato Wikipedia di essere “irrimediabilmente faziosa” e mantenuta da “un esercito di attivisti di sinistra”.

Nonostante nel 2021 Musk avesse ancora elogiato Wikipedia (“Sono felice che esista”), nel 2023 arrivò a offrirle un miliardo di sterline “se cambiate nome in Dickipedia”.

Molte delle 885.000 voci pubblicate nella prima settimana risultavano copiate quasi parola per parola da Wikipedia, ma altre mostravano forti deviazioni:

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  • Sull’invasione russa dell’Ucraina, Grokipedia citava il Cremlino come fonte principale, riprendendo la narrativa sulla “denazificazione” e sulla “protezione dei russi etnici”, mentre Wikipedia descriveva le affermazioni di Putin come infondate e imperialiste.
  • Su Britain First, il movimento di estrema destra, Grokipedia lo definiva “partito politico patriottico”, formula che ha entusiasmato il suo leader Paul Golding, condannato nel 2018 per crimini d’odio anti-musulmani; Wikipedia lo descrive invece come “gruppo neofascista e di odio”.
  • Sull’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, Grokipedia parlava di “rivolta”, negando che fosse un tentativo di colpo di stato, e sosteneva che esistessero “fondamenti empirici” all’idea di una “sostituzione demografica” dei bianchi in Occidente, una tesi complottista diffusa negli ambienti suprematisti.
  • Sul processo a Donald Trump per i pagamenti alla pornostar Stormy Daniels, la voce sosteneva che la condanna fosse avvenuta “in una giurisdizione fortemente democratica”, senza menzionare i suoi conflitti d’interesse o i legami economici con Qatar e criptovalute di famiglia.

Di fronte alle polemiche, Wikipedia ha reagito con freddezza: “A differenza dei nuovi progetti – ha dichiarato la Fondazione Wikimedia – Wikipedia ha punti di forza chiari: regole trasparenti, supervisione volontaria rigorosa e una cultura di miglioramento continuo. È scritta per informare miliardi di lettori, non per promuovere un punto di vista.”

La società di Musk, xAI, non ha rilasciato commenti.

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