Il gioco d’azzardo online in Italia è entrato in una fase completamente nuova: sono operative le 52 licenze ufficiali rilasciate dall’ADM. Questo significa il via a una riforma che segna la fine del vecchio sistema, dominato da oltre 300 piattaforme, e l’apertura di una stagione di regole più chiare, costi elevati e maggiore tutela degli utenti. È un cambiamento che merita attenzione perché tocca migliaia di giocatori e ridisegna l’intero settore. Continua a leggere per scoprire tutti gli sviluppi e gli strumenti informativi a disposizione, nell’approfondimento di Vladyslav Lazurchenko.
Una riforma che parte da un fatto preciso
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha ormai ufficializzato l’entrata in vigore del nuovo sistema di licenze. Il cambiamento più evidente è immediato: il numero di domini autorizzati passa da oltre 320 a 52, ognuno vincolato a una singola licenza.
Una decisione così drastica ha una spiegazione semplice ma determinante: l’obiettivo dell’ADM è creare un mercato più stabile, più pulito e più facile da controllare. Da anni si discuteva del fatto che la moltiplicazione dei domini fosse diventata ingestibile, sia per i giocatori sia per gli stessi regolatori. Il documento tecnico che anticipava la riforma, in linea con quanto riportato anche nella bozza citata nella tua referenza Google, sottolineava la necessità di una struttura più snella, meno dispersiva e più sicura.
C’è anche un dato economico che spiega il nuovo equilibrio: ogni licenza costa 7 milioni di euro, e prevede una durata di 9 anni. Significa che solo gli operatori solidi e disposti a investire seriamente nel mercato italiano hanno potuto partecipare. Il risultato immediato per lo Stato è stato un gettito di 364 milioni di euro, ma soprattutto un ambiente più selettivo.
Secondo molti esperti questo tipo di riforma si inserisce in una tendenza europea più ampia. I mercati che puntano su qualità e regolamentazione ottengono più stabilità e attraggono operatori che investono su tecnologia, sicurezza e responsabilità. Una dinamica che ben sintetizza il passaggio culturale in corso.
Perché questo cambiamento era necessario
Negli ultimi anni il gioco online è cresciuto rapidamente e in modo spesso disordinato. Le piattaforme non autorizzate, quelle prive di controlli e strumenti di tutela, hanno rappresentato un rischio reale: assenza di protezioni per i giocatori, nessuna verifica sull’età, dati personali non gestiti in modo corretto, nessun limite ai depositi.
Il nuovo modello ADM cerca di chiudere queste falle imponendo standard più severi. Le piattaforme legalmente riconosciute devono garantire:
- Verifica dell’identità del giocatore;
- Sistemi di protezione dei dati;
- Limiti di deposito e strumenti di autoesclusione;
- Informazioni chiare sui rischi del gioco;
- Divieto assoluto ai minori di 18 anni.
È un approccio che avvicina l’Italia ai modelli adottati da autorità come la UKGC o la DGOJ, molto citate nelle analisi di settore. Questo impianto normativo mette al centro il concetto di gioco responsabile: giocare deve essere un intrattenimento, non un mezzo per affrontare problemi economici o personali.
In questa direzione si inseriscono anche strumenti alternativi come Jackpot Sounds, una piattaforma che permette di seguire repliche di jackpot e momenti di gioco senza partecipare direttamente né puntare denaro. È un modo per mantenere il contatto con il settore senza correre rischi inutili.
Come si presenta oggi il mercato italiano
Il rilascio di sole 52 licenze operative rende il settore molto più compatto rispetto al passato. Gli operatori rimasti sono quelli più solidi, con una lunga storia nel mercato europeo o con infrastrutture tecnologiche avanzate. La selezione non riguarda solo i casinò e i bookmaker, ma anche le filiere tecnologiche che li sostengono: fornitori di giochi come NetEnt o Play’n GO, sistemi di pagamento verificabili come Skrill o PayPal, e i servizi di monitoraggio e analisi dei dati.
La lista dei 52 operatori autorizzati
Ecco l’elenco di tutti gli operatori che oggi possono offrire legalmente servizi di gioco in Italia:
- Gioca7
- Marathon Bet
- My Lotteries
- Play
- AdmiralBet
- SportBet
- Staryes
- 888Casino
- William Hill
- Zona Gioco
- Winamax
- DAZN Bet
- Betitaly
- SunBet
- StarVegas
- Stanleybet
- ElaBet
- Netwin
- BetPoint
- Tombola
- SNAI
- Vincitu
- bet365
- Casino Sanremo
- Betfair
- Betsson
- StarCasinò
- bgame
- Bet Passion
- PokerStars
- Casino di Venezia
- NetBet
- Sisal
- LeoVegas
- Codere
- Stake
- Fastbet
- Quigioco
- GiocoDigitale
- bwin
- Eurobet
- Totosi
- Lottomatica
- Goldbet
- Betflag
- PlanetWin
- 365 betwin360
- Sportium
- ePlay24
- PerlaPlay
- DomusBet
- Giochi24 WINBET
Ricorda che questo elenco non rappresenta solo chi può offrire gioco, ma soprattutto chi ha accettato un modello più rigido, più costoso e più trasparente.
Una tabella per capire meglio la trasformazione
Qui sono sintetizzate in modo semplice le novità portate dalla riforma ADM:
| Aspetto | Prima | Dopo |
| Domini attivi | 320+ | 52 |
| Dominio per licenza | Multipli | Uno solo |
| Costo della licenza | Variabile | Fisso a 7 milioni |
| Durata | Fino a 9 anni | Fissa a 9 anni |
| Trasparenza | Bassa | Alta |
Il nuovo scenario prevede aspetti e limiti molto più chiari su domini, costi, durate e trasparenza dei casinò.
Il ruolo del gioco responsabile
Il gioco responsabile oggi rappresenta il punto di equilibrio tra divertimento e tutela, perché permette di vivere le piattaforme senza pressioni o rischi inutili. La riforma ha reso più chiari gli obblighi degli operatori: limiti di deposito regolabili, strumenti di autolimitazione, avvisi che segnalano comportamenti anomali e accesso immediato alle sezioni di supporto.
Allo stesso tempo, le procedure di autoesclusione sono diventate più semplici, così come i percorsi di rientro dopo una pausa controllata. I sistemi di monitoraggio analizzano la frequenza delle sessioni, l’evoluzione delle puntate e i tentativi di recupero delle perdite, aiutando le piattaforme a intervenire in modo discreto ma efficace.
Queste misure costruiscono un ambiente più sicuro, dove la consapevolezza del giocatore e la qualità del servizio procedono nella stessa direzione.