Bisignani amico di tutti: i legami con Letta, Masi e Prestigiacomo

Inchiesta P4: l'affarista interrogato per due ore dal Gip. intercettazioni col ministro dell'Ambiente. I rapporti con la Rai e i mass media.

Stefania Prestigiacomo
Stefania Prestigiacomo
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21 Giugno 2011 - 09.15


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di Martina Aureli

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Ha rapporti con Gianni Letta, che ammette quanto fosse inserito nel quadro politico e istituzionale (“Con Bisignani intrattengo rapporti di amicizia che io gestisco in modo istituzionale e corretto come ogni altro. Bisignani è amico di tutti, è l’uomo più conosciuto che io conosca. Un uomo di relazioni”: ha dichiarato il sottosegretario davanti ai pm di Napoli il 23 febbraio scorso. Non escludendo che Bisignani gli avesse rivelato notizie sull’inchiesta che lo riguardava).
E in effetti “amico di tutti” Bisignani lo sembra davvero. Ha legami con l’ex direttore generale della Rai, Mauro Masi (i contatti di Luigi Bisignani con i mass media “costituiscono uno dei punti di rilievo che caratterizzano l’attività del sodalizio”, scrivono i pm Woodcock e Curcio).
E non mancano i contatti con il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo (di seguito le intercettazioni in cui lei si sfoga: “Se escono le intercettazioni con me mi rovini”!).

Oggi l’interrogatorio dal Gip

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Proseguono le indagini su Luigi Bisignani, secondo i Pm di Napoli (John Henry Woodcock e Francesco Curcio) al centro della rete di contatti della P4. L’uomo – ora agli arresti domiciliari a Roma – è stato interrogato oggi a Napoli dal gip Luigi Giordano per circa due ore.
Uno dei suoi difensori, Giampiero Pirolo, parlando con i giornalisti ha detto che l’uomo d’affari “ancora una volta ha chiarito gli aspetti della vicenda, rispondendo anche a qualche domanda nuova del pm”.
La difesa presenterà nei prossimi giorni istanza di revoca degli arresti domiciliari e valuterà un eventuale ricorso al tribunale del riesame.

Intercettazioni Prestigiacomo-Bisignani: “Così mi rovini”

Ecco il contenuto della telefonata tra Bisignani e il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.
Una conversazione che risale al 2 dicembre scorso, durante il periodo in cui, secondo i magistrati, Bisignani stava “occupandosi in prima persona del voto del parlamento riguardante un emendamento riferito alla materia dell’Ambiente”.
Di seguito alcuni passaggi dell’intercettazione. “Dobbiamo stare attenti ai telefoni… dicono che Woodcock (ndr: titolari dell’inchiesta sulla P4 sono appunti i Pm di Napoli Henry John Woodcock e Francesco Curcio) ci sta controllando i telefoni”.

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Prestigiacomo: E quindi? e perché Woodcock a te ti controlla?

Bisignani: E che ne so perchémi controlla… non so, non saprei

Prestigiacomo: Se ti controlla ti segue, ti fa…

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Bisignani: Non saprei

Prestigiacomo: Mamma mia! ma come si può vivere così? Dì, me rovini

Bisignani: Eh?

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Prestigiacomo: Se escono le intercettazioni con me mi rovini!

Bisignani: Io cerco di stare sempre attentissimo al telefono.

I rapporti con la Rai e Masi

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I rapporti di Luigi Bisignani con i mass media “costituiscono uno dei punti di rilievo che caratterizzano l’attività del sodalizio”. Lo scrivono i pm Woodcock e Curcio in un paragrafo della richiesta di misura cautelare in relazione alla cosiddetta P4. “Se per le notizie scandalistiche viene utilizzato Dagospia dal gruppo Papa-Bisignani, i rapporti con la Rai costituiscono un momento rilevante nella strategia mediatica del gruppo”.
Nella richiesta i pm riportano il verbale delle dichiarazioni rese dall’ex direttore generale della Rai Mauro Masi definendole “sintomatiche del potere di incidenza e condizionamento esercitato da Bisignani sull’azienda che gestisce il servizio pubblico di informazione radiotelevisiva”.
Masi ha spiegato ai magistrati di aver conosciuto Bisignani nel 1995, quando Masi stesso era portavoce di Dini, e di aver incontrato lui e il parlamentare del Pdl Alfonso Papa “tre o quattro anni fa”.
Più volte Masi risponde ai pm chiarendo il contenuto di alcune intercettazioni di telefonate con Bisignani, in cui parlava della nomina di Gianni Minoli come responsabile delle attività della Rai per la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia; e ancora di Paolo Ruffini, direttore di Rai3, che nella conversazione si parlava di “fregare”.
L’ex direttore generale della Rai si rivolse a Luigi Bisignani anche per “sondare il clima politico e l’aria del Cda della Rai” sul licenziamento di Santoro. E lo stesso Masi rivelerebbe che fu Bisignani a scrivere la lettera di licenziamento per il conduttore di Annozero.
“Per dirla ancora più chiaramente – spiega Masi – io ho utilizzato e utilizzo Bisignani per avere una idea delle reali opinioni di Letta con il quale io ho un rapporto formale e che invece Bisignani conosce bene. Non escludo di aver chiesto a Bisignani di sondare l’opinione di Letta in ordine al licenziamento di Santoro, il governo non mi ha dato alcun segnale, ho ragionato, in questo caso come sempre, con la mia testa, perché Santoro aveva offeso me e non il governo”.

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