A Firenze il Gup rinvia a giudizio 22 persone. Avrebbero gestito permessi edilizi in modo arbitrario. Naturalmente non mancano i politici.
Il gup del capoluogo toscano ha rinviato a giudizio 22 persone al termine dell’udienza preliminare per l’inchiesta sui favoritismi nel rilascio di permessi edilizi di cui avrebbe goduto la società di progettazione Quadra. Il processo si aprirà il 13 gennaio prossimo.
Tra gli imputati ci saranno l’ex capogruppo del Pd in Comune Alberto Formigli, l’ex presidente dell’ordine degli architetti di Firenze, Riccardo Bartoloni, altri professionisti, costruttori e alcuni tecnici del Comune, come gli ex responsabili dell’ufficio edilizia privata Bruno Ciolli e Giovanni Benedetti.
I reati ipotizzati, a vario titolo, sono: associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, truffa aggravata, falso ideologico. Fra gli imputati anche Salvatore Scino (Pd), attuale vicepresidente del consiglio comunale a Firenze. La posizione di quest’ultimo indagato, tuttavia, è considerata “marginale”. L’uomo è accusato di aver falsificato “solo” la data di una Dia.
Il gup ha invece prosciolto quattro persone. Nelle scorse udienze, uno degli imputati è stato condannato con rito abbreviato a due anni e mezzo di reclusione.
Secondo l’accusa, nel settore dell’edilizia privata fiorentina vigeva una sorta di “monopolio” in favore di Quadra, di cui Bartoloni era socio e Formigli (all’epoca anche presidente della commissione urbanistica) ’socio occulto’. Per i pm Giuseppina Mione e Leopoldo De Gregorio, fra il 2007 e il 2009, Quadra avrebbe goduto di una corsia preferenziale negli iter di approvazione dei progetti per nuove edificazioni o ristrutturazioni.