Sempre più a picco Piazza Affari che oggi ha perso il 4,83%. Le perdite della borsa milanese, nel primo pomeriggio hanno superano i 4 punti. La situazione poi è precipata ulteriormente, con le perdite che hanno superato prima il 5%. Col -5,6% Milano era la peggior piazza in Europa.
Poi nel finale il recupero e la chiusura a un misero -4,83%.
Sospesi dalla contrattazione, per eccesso di ribasso, i titoli di BancaIntesa, Unicredit Mediaset e Impregilo. Male anche Bpm, che perde il 7,5%.
Fra gli industriali crolla il Lingotto: Fiat Spa e Fiat Industrial viaggiano appaiate a -7,35%, mentre Exor perde il 9,15%.
Cali superiori al 4% per Eni ed Enel.
Il tutto mentre lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi supera quota 370. È tornato infatti ad ampliarsi il differenziale (spread) di rendimento tra Btp e Bund, sempre sulla scadenza decennale, che è risalito oggi a 370 punti base. Materialmente significa che per trovare acquirenti i bond italiani devono offrire 3,70 punti percentuali di rendimento in più rispetto ai tedeschi.
Il monito di Draghi
L’incertezza sulla manovra italiana è diffusa e palpabile. Questa mattina anche Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia e prossimo presidente della Bce, ha lanciato un monito all’esecutivo italiano. Intervenendo in un convegno a Parigi dove si parlava della crisi dei paesi europei, il governatore ha detto che i paesi in difficoltà – Italia in primis – non devono dare affatto per scontato il programma di acquisto dei titoli di Stato deciso dalla Banca centrale europea nelle scorse settimane. La conditio sine qua non perché ciò avvenga, salvando il nostro paese dal default, è che il governo vari una manovra salda e credibile, che assicuri il pareggio di bilancio nei termini previsti. Evidentemente le misure presentate nei giorni scorsi, che affidano gran parte del rientro dei conti pubblici alla lotta all’evasione fiscale, non sono giudicate abbastanza convincenti.
“Agire in fretta”
Parlando ancora della crisi sui debiti pubblici il prossimo presidente della Bce ha poi detto che i governi devono assumersi le proprie responsabilità, e “agire in fretta” per risolverla.
Spread di nuovo ai massimi
Nemmeno i mercati sembrano entusiasti dal piano italiano. La giornata di oggi si è aperta con un nuovo record negativo per il differenziale tra il Btp italiano e il Bund tedesco, segno che gli investitori continuano a non credere nella manovra finanziaria, preferendo rifugiarsi nei titoli di debito tedeschi. lo spread tra il Bund e il Btp a 10 anni è passato dai 331 punti di venerdì ai 353 di questa mattina (punta massima), il massimo da quando la Banca centrale europea ha annunciato il sostegno a titoli governativi di Italia e Spagna.
Lunedì nero
Ed è stato un altro lunedì nero per le borse europee. Dopo la chiusura da profondo rosso di venerdì questa mattina le piazze si sono svegliate di nuovo all’insegna del segno meno. Londra cede l’1,5%, Parigi il 2,3%, così come Francoforte. Soffre tantissimo anche Piazza Affari con il Tse Mib in calo del 2,24%.
Giù i titoli bancari
Mattinata di passione anche per titoli bancari di tutta Europa. Sui mercati è piombata questa mattina la notizia che Federal Housing Finance Agency, l’autorità federale che gestisce i giganti dei mutui Fannie Mae e Freddie Mac (finiti sotto il controllo del Governo) si sta preparando a intentare una causa contro i principali istituti di credito europei per avere venduto in modo fraudolento obbligazioni legale ai mutui subprime. Le banche coinvolte sarebbero 17.
Come diretta conseguenza a Milano Bpm cede il 4,04%, Intesa SanPaolo il 3,35%, Unicredit il 3,23%.