di Angelo Angeli
La Grecia non raggiunge gli obbiettivi di risanamento previsti e si annuncia una giornata difficilissima a Piazza Affari e nelle altre borse europee. Si teme, infatti, una valanga di vendite e i primi segnali di questa mattina confermano che l’andamento sarà questo.
Anche per l’euro non si prevede nulla di buono. La moneta europea potrebbe risentire dei contraccolpi della crisi greca.
30.000 statali licenziati in Grecia
L’intesa con la “troika” (composta da una delegazione di Bce, Fmi e Ue) c’é, 30.000 statali perderanno il posto di lavoro, ma i target di bilancio fissati nell’accordo per il salvataggio sono ormai una chimera.
Perciò la Grecia resta sull’orlo del baratro, da una parte obbligata a nuovi tagli per allontanare il default e dall’altra costretta a fronteggiare un malcontento sociale, in costante crescita proprio a causa dei tagli (la foto della home mostra una delle tante manifestazioni di protesta).
Ok ai tagli di bilancio
Sul fronte delle buone notizie, Atene ha incassato il via libera della Troika al piano che prevede, oltre al taglio del 20% dei salari e dei dipendenti della P.A. entro il 2015, il licenziamento di 30.000 statali, condizione fondamentale per lo sblocco della sesta tranche di aiuti: un pacchetto da 8 miliardi di euro senza i quali la Grecia si sarebbe trovata senza i fondi per pagare gli stipendi già da ottobre.
Ma il bilancio mostra che il target è lontano
Ma quanto esce dal Consiglio dei ministri non è altrettanto positivo: il nuovo bilancio per il 2011-2012 mostra impietosamente come la Grecia sia ancora molto lontana dal raggiungimento dei target fissati lo scorso luglio nell’ambito del piano di salvataggio.
Per l’anno in corso, secondo quanto riferiscono alcune fonti, si prevede ora un deficit dell’8,5%, contro la stima precedente del 7,6%.
Il Pil è atteso in calo del 5,5%, molto al di sotto delle previsioni precedenti.
Per il 2012, mentre l’accordo con la Troika parlava di un deficit/Pil al 6,5%, ora la nuova bozza stima un deficit al 6,8% del Pil.
