Pedofilia e Chiesa: 100 mila abusi solo negli Usa
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Pedofilia e Chiesa: 100 mila abusi solo negli Usa

All'Università Gregoriana convegno mondiale contro la pedofilia. I gesuiti sul fronte dell'intransigenza. La Chiesa non può dire, "abbiamo rubato, va bene, ma rubano tutti". <br>

Pedofilia e Chiesa: 100 mila abusi solo negli Usa
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10 Febbraio 2012 - 09.40


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Non è stato facile per la chiesa cattolica organizzare il primo simposio mondiale contro la pedofilia. Chiamare esponenti di 110 conferenze episcopali di tutto il mondo, vittime, medici, terapeuti, osservatori esterni al loro mondo, e dire che la Chiesa deve rinnovarsi, curandosi. La ferita è talmente grave e profonda che molti nelle gerarchie hanno preferito la linea di nasconderla, o di fingere che non esista, perché “qualche mela marcia c’è ovunque”, oppure, per i più coraggiosi, “il problema riguarda l’intera società”. Ma la Chiesa deve rispondere per sé, non si può permettere di dire “abbiamo rubato, va bene, ma rubano tutti”, obiettano i promotori del convegno svoltosi alla Pontificia Università Gregoriana. E con il sostegno di papa Benedetto XVI hanno sferrato un attacco al cuore della cultura dell’altro campo.

Innanzitutto con i dati: 100mila abusi sessuali documentati nei decenni, nei soli Stati Uniti, con 2miliardi e 200 milioni di dollari di risarcimenti già sborsati. Poi con le indicazioni: “davanti a un simile orrore c’è una sola condotta, piena collaborazione con autorità civili”, ha detto monsignor Scicluna, promotore di giustizia presso la Congregazione per la Dottrina della Fede. I mugugni del fronte avverso si sono fatti sentire subito. “In Italia non c’è l’obbligo della denuncia”, hanno ripetuto come un mantra alcuni delegati italiani, ben piazzati nel partito della non fermezza. Ora, che in Italia non ci sia l’obbligo della denuncia lo dice il codice, non c’è bisogno che lo dica la Conferenza Episcopale Italiana. La Conferenza Episcopale Italiana dovrebbe dire, secondo il “partito” riunito alla Gregoriana, “I vescovi diano piena collaborazione alle autorità civili”. Ma così non è.

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Una linea opposta a quella espressa durante il convegno dal cardinale di Monaco, la cattedra che fu Ratzinger, che si è detto sconvolto dalla vastità dello scandalo nel suo paese. Il fronte della Gregoriana ha smontato pezzo dopo pezzo la linea costruita dagli “insabbiatori” , da chi parlò di chiacchiericcio, come il cardinale Angelo Sodano. E con il pieno sostegno del papa ha fatto sentire ai delegati delle conferenze episcopali di tutto il mondo le agghiaccianti testimonianze delle vittime degli abusi, messe al centro dei lavori, per scelta culturale ma anche come monito: chi si ostina a far finta di niente si rovina. E’ evidente a tutti il grande lavoro svolto dal gesuita Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, nel cucire questa grande operazione mondiale e ottenere il pieno sostegno del papa. Ma l’altro partito non è sparito: in Curia e anche in Italia, dove sembra ancora molto forte.

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