Amnesty: rom a rischio persecuzione in Italia

La denuncia dell'organizzazione: nomadi discriminati. Gli sgomberi continuano nonostante il parere negativo del Consiglio di Stato. "Il governo rinunci al ricorso".

Amnesty: rom a rischio persecuzione in Italia
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24 Maggio 2012 - 09.50


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Da Amnesty International arriva una dura denuncia per il nostro Paese: «La comunità rom in Italia resta ad alto rischio di discriminazione e persecuzione non appena sembra esserci bisogno di un capro espiatorio». Nel rapporto Amnesty 2012 si fa presente come «in tutta Italia gli sgomberi continuino», nonostante il Consiglio di Stato, lo scorso novembre «abbia dichiarato l’illegittimità dell’emergenza nomadi dichiarata nel 2008 dal governo e più volte reiterata».

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Con il nuovo governo c’è stato un cambio di passo attraverso la strategia d’inclusione, ma Giusy D’Alconzo di Amnesty Italia fa presente come «il medesimo governo abbia impugnato, in febbraio», la sentenza del Consiglio di Stato «davanti alla Corte di Cassazione». Amnesty, ha evidenziato, «ritiene che l’Emergenza Nomadi, con i suoi effetti discriminatori e il suo strascico di violazioni, debba finire davvero e chiede che il governo rinunci al ricorso».

Emblematico il caso dell’omicidio di Domenico Rigante, ultrà del Pescara ucciso il 1 maggio dopo l’irruzione in casa di alcuni rom. Amnesty sottolinea «con sollievo» l’attenzione che l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori sta dedicando alla vicenda nella città abruzzese, evidenziando tuttavia che «la situazione rischia ancora di degenerare in pogrom contro i rom».

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